domenica 5 luglio 2009

The Road Not Taken / La strada che non presi

Per molti, troppi, anni ho vissuto nel rimpianto, nella rabbia o nella pura curiosità chiedendomi che cosa sarebbe stato di me se fossi nata in un'altra famiglia, se avessi frequentato altre scuole, intrapreso quel viaggio tanto desiderato o scelto un altro amore.
Ora non più. Non più da alcuni anni, perché ho capito che, semplicemente, era così che doveva andare, che non era il momento giusto, non era la persona giusta, ma soprattutto perché il tempo restituisce, in un modo o nell'altro, tutto quello che ci si è lasciato sfuggire tra le dita.
Perciò, non rimpiango più la fanciullezza perfetta o la giovinezza spensierata che avrei voluto.
Attraverso quella strada meno battuta, faticosa, solitaria ho raggiunto quella pienezza e serenità che, ne sono certa, mi sarebbero state precluse percorrendo altri sentieri.
Attraverso quella strada meno battuta ho raggiunto proprio ciò che ho sempre desiderato.
E alla fine ho compreso, anche se è stata dura, d'aver preso la strada giusta.

The Road Not Taken

Two roads diverged in a yellow wood,
And sorry I could not travel both
And be one traveler, long I stood
And looked down one as far as I could
To where it bent in the undergrowth;

Then took the other, as just as fair,
And having perhaps the better claim,
Because it was grassy and wanted wear;
Though as for that the passing there
Had worn them really about the same

And both that morning equally lay
In leaves no step had trodden black.
Oh, I kept the first for another day!
Yet knowing how way leads on to way,
I doubted if I should ever come back.

I shall be telling this with a sigh
Somewhere ages and ages hence:
Two roads diverged in a wood, and I
I took the one less traveled by,
And that has made all the difference.

La strada che non presi

Due strade divergevano in un bosco giallo
e mi dispiaceva non poterle percorrere entrambe
ed essendo un solo viaggiatore, rimasi a lungo
a guardarne una fino a che potei

Poi presi l'altra, perché era altrettanto bella,
e aveva forse l’aspetto migliore,
perché era erbosa e meno consumata;
Sebbene il passaggio le avesse rese quasi simili

ed entrambe quella mattina erano lì uguali
con foglie che nessun passo aveva annerito.
Oh, misi da parte la prima per un altro giorno!
Pur sapendo come una strada porti ad un'altra,
dubitavo se mai sarei tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra anni e anni:
due strade divergevano in un bosco, e io
io presi la meno battuta
ed è per questo che sono diverso.

24 commenti:

JFK ha detto...

Meglio confessare subito il peccato, cara Sonia. La quarta lezione l’ho sorvolata a ottomila metri d’altezza sopra un banco di nubi stratificate.
Non per presunzione o sufficienza, credimi.
Il fatto è che il radar segnalava più avanti la presenza di un post fondamentale, confezionato da mani gentili e pronto per essere assaporato con una tazza di tè al gelsomino.
Sono pigro e dedito alla corsa, la cosa ti è nota.
C’è già chi scrive con tanta poesia al mondo che posso continuare a correre e rinunciare a comporre, scegliendo il meglio fra i grandi del passato e guardando con curiosità alle proposte che nascono oggigiorno.
Tu, fra queste, sei stata la sorpresa dell’anno. Ho avuto fortuna nell’incontrarti, intuito nella scelta della strada che pareva condurre in un posto inesistente, perseveranza nel tessere un rapporto epistolare ricco di spunti e pure divertente.
Poi, mi piace la tua guida. Procedi per un po’ ad andatura turistica, godendo del panorama intorno, conversando del più e del meno con il passeggero al tuo fianco.
D’un tratto e senza preavviso, cambio di marcia e accelerata, passeggero incollato al poggiatesta.
Sono i post come quello di domenica che fanno la differenza, i post alla Erri, mi viene da chiamarli, in poche dense frasi il senso delle scelte e del percorso che ha segnato fin qui la tua giovane esistenza.
Che si sviluppa in pienezza e serenità, a quanto scrivi, senza rimpianti o ripensamenti, e vuoi che non ne sia felice io, come frequentatore entusiasta della locanda?
Fra le tante, c’è una frase da cui non vorrei separarmi più:
“ il tempo restituisce, in un modo o nell'altro, tutto quello che ci si è lasciato sfuggire tra le dita.”
E’ un gioiello, prezioso per me quanto tu hai saputo apprezzare il mantello d’erica argentata.
Lo porterò nel cuore, come spero tu vorrai indossare ancora il mio dono.
Buona serata Sonia, sai, una volta la brughiera era buia di notte, mentre ora brilla un piccolo lume che non si spegne mai.
E’ importante saperlo. E farlo sapere.
JFK legge Sonia e :-)

p.s.- Ah sì!! Due sono i peccati. Vittima della Bignardi anch’io. :-(

Sonia Ognibene ha detto...

Forse sembrerà sciocco, ma le tue parole mi hanno fatta commuovere.

Grazie infinite.
Ogni altra parola stonerebbe.
Sonia

JFK ha detto...

Oh cielo! Non fare così che io sono come i panini di burro fuori frigo quando mi commuovo.
Diamoci una mossa, Sonia.
Vado a chiamare il Signor S. e la Signora Smith, mentre inforni gli scones.
Distendo un plaid scozzese sul prato e organizziamo una festa notturna.
C'è luna piena, vedrai quanto ci divertiremo a raccontare storie fantastiche.
Sarai, per una sera, non soltanto insostituibile locandiera.
Ti prometto, quando sarà il mio turno di raccontare, che in ogni storia si parlerà di una principessa dal mantello argentato.
JFK :-D

Sonia Ognibene ha detto...

Idea meravigliosa!
Chiama tutto il vicinato: sono già ai fornelli e... ai libri.
Stasera pizza e racconti intorno al fuoco!

Sonia

JFK ha detto...

Buongiorno Sonia cara, scrivo per raccontarti un’ esperienza.
Sono andato stamani che albeggiava appena, la rugiada aveva ricamato di pietre preziose la tela del ragno, la cinciallegra diffondeva il primo notiziario mattutino.
Non di corsa e ansando, per una volta, camminando invece, fin dove due strade divergono in prossimità di un bosco giallo.
Volevo capire con i miei occhi.
Perché mai avesse prevalso da parte tua la convinzione d’intraprendere quella “ meno battuta, faticosa, solitaria.”
Ho letto e riletto i versi di Frost, che non conoscevo, e che subito ho amato per la naturale semplicità e la serenità che ispira.
Ho percorso più volte il sentiero della tua vita, intuendo quanto del poeta si possa ritrovare in te e nelle scelte operate.
Ho riconosciuto la strada dove i tuoi passi le foglie avevano annerite e dove la fanciullezza perfetta e la giovinezza spensierata si aggiravano smarrite.
E’ osservando le dimesse e ordinarie signorine che ho capito.
Hai scelto una strada meno battuta, e diversa, perché diversa sei sempre stata.
E oggi sei molto, molto più bella e ricca di quanto la perfezione e la spensieratezza avrebbero mai potuto recarti in dote.
Che non ti venga in mente di tornare indietro per prendere l’altra via.
Saremo in tanti a sbarrati il passo, Frost compreso, che muoverebbe le schiere degli Arcangeli per impedirlo.
E ora, mi aspetto una fetta di quella pizza che ci hai promesso nella festa intorno al fuoco.
La vorrei dalle tue mani, so che sarà condita con un sorriso.
JFK

Sonia Ognibene ha detto...

Che spaccati suadenti tratteggi con le parole. Grazie.

Forse hai ragione tu: diversa lo sono sempre stata e i libri sono stati la mia ancora di salvezza. Sarà per questo che amo ancora leggere e scrivere narrativa per ragazzi.
A bambini e adolescenti mi sento affine, quasi a rincorrere quella loro spensieratezza non vissuta. Chissà.

Non temere, ormai la mia strada l'ho presa e non torno indietro. Posso solo andare avanti e aspettare che il buon Dio mi riveli un altro progetto del suo GRANDE piano.

La pizza è fredda, ma la scalderò con un sorriso.
Sonia

Anonimo ha detto...

Anch'io penso ogni tanto a come sarebbe andata se non avessi cambiato paese, se avessi frequentato una scuola e non l'altra, se non avessi incontrato alcune persone...e poi, come te penso che se le cose sono andate così è perchè così dovevano andare.
Anche perchè se le sliding doors mi avessero portato altrove non sarei qui a scriverti, non ci saremmo conosciute....Allora, meglio così...

Sonia Ognibene ha detto...

O magari, avresti comunque trovato il mio blog tra mille altri... a proposito: come l'hai trovato?
Sonia

JFK ha detto...

Buon giorno per tutto il giorno Sonia.
Mi vedi ancora? Mi sono spostato per far spazio ad un nuovo autorevole intervento.
Ehmm... penso se ne aggiungeranno parecchi altri.
Non sgridarmi, ho preso una iniziativa che ti riguarda e l'ho fatto senza consultarti, seguendo un impulso.
Trovandomi ieri al bivio dove due strade divergono in prossimità di un bosco giallo, da frequentatore abituale dei sentieri del CAI cosa ho fatto?
Con la vernice bianca e rossa ho marcato i sassi presenti sulla via e ci ho messo sotto la scritta:
" Per la locanda ".
Lo so, un gesto arbitrario, a mia unica difesa posso aggiungere d'averlo fatto per il desiderio di offrire a tutti una chance in più. Non sopportavo l'idea che qualcuno, per mera sfortuna o perché testa invece di croce, scegliesse l'altra strada.
Se devo fare ammenda, rinuncio alla mia parte di pizza.
Il sorriso, ti prego, quello no.
JFK

p.s. sapevo del successo che ha incontrato Il segreto di Isabel e delle recensioni di libri che pubblichi per una rivista. Che frequentassi la narrativa per ragazzi anche come lettrice è un tassello in più nel mosaico della conoscenza. Brilla anche questo, come una delle 570 stelle di Galla Placidia.

Sonia Ognibene ha detto...

Ma grazie mille... solo che non hai precisato come hai fatto a trovarmi... sai, una pura curiosità.
Hai inserito una parola chiave, frequenti altri blog affini, hai lasciato scorrere la barra dei blog, hai avuto un passaparola? Cose di questo tipo, insomma... sempre se ti va di dirmelo, ci mancherebbe.

Voglio fare due precisazioni: Il segreto di Isabel non è ancora stato pubblicato, ma lo sarà a breve (così almeno mi è stato confermato) e scrivo di tanto in tanto recensioni per il sito donnissima.it, non una rivista.

Non preoccuparti per i segnali messi, non ti negherò la pizza. Tanto puoi metterne quanti ne vuoi, per esperienza personale posso dirti che chi non possiede purezza di spirito e vastità di vedute, non riuscirà neppure ad addentrarsi nel bosco.
:-)

JFK ha detto...

Sonia cara, siamo solo in due e già mi confondi con l' altra.
Perché è a lei che hai chiesto il come e dove, se non sono 'ccecato.
Ti perdono solo per la purezza di spirito e vastità di vedute, due medaglie che potrò appuntare sul risvolto della giacca, dal momento che alla locanda in un qualche modo ci sono arrivato, anche se in volo.
Comunque, nel mio caso, tre su tre.
Le parole chiave erano scrivere,
leggere, sognare.
E quando è apparso quel sorriso che profumava di lavanda...

Sonia Ognibene ha detto...

Ma lo sai che credevo fossi tu e non un'utente anonima... mi ero accorta di quel "conosciute" (al femminile) ma pensavo fosse un refuso.
Scusami.
Svelato l'arcano, dunque.
Grazie per la risposta.

Per l'anonima visitatrice: grazie per il commento. Vieni a farmi visita più spesso.

JFK ha detto...

ciao Sonia, sto coperto per via del refuso. Mi sono beccato due anni con la condizionale.
Per fortuna rientro nell' indulto.
Se però sbagliassi anche solo un nome invariabile, oppure usassi il plurale per un nome collettivo singolare...vado dentro, senza scampo.
E tutto per l' utente anonima che ancora non è tornata alla locanda.
Chissà quante crepes alla marmellata di ribes si sono ammucchiate sulla tavola.
Devo andare a cercarla?
Non vorrei che qualche buontempone avesse spostato il sasso con le frecce all'imbocco dell'altro sentiero.
Come dici? Che devo farmi gli affari miei? No, sai, era per rendermi utile.
Va bene, mi levo di torno. Sono a dar da mangiare alle galline insieme al Signor S.
Comunque sia e vada a finire, le crepes non buttarle, eh Sonia?
Buona serata, due passi nella brughiera sotto la luna, più tardi?
JFK

p.s. non male quel famoso refuso che diceva:
" S'impreca di fare silenzio."

Sonia Ognibene ha detto...

Oppure: "Si vente galine", o ancora: "Attenti al cane perchè s'aventa, mocceca e zompa la retata".
Questi non sono refusi, ma peccati mortali! :-D

Volevo informarti, caro JFK, che le crepes sono finite da un pezzo, e tutte divorate al momento!
Mi sa che fra poco dovrò chiudere la locanda per bancarotta! ;-)

Meno male che ci restano i romanzi, la brughiera e la luna...

JFK ha detto...

Sai Sonia, erano proprio divertenti i peccati mortali, fossero tutti lì la vita avrebbe un tocco più leggero, e poetico a modo suo.
Sono trafelato stamani, ma nooo!! Smettila di pensare che è per via della corsa,anzi sì metaforicamente
si può sostenere.
Ho fatto di corsa la quinta lezione
A So, ma te possino...
I corsisti stanno prendendo ferie per scoprire segreti, abitudini e manie dei loro personaggi, alcuni li ho intravisti sbirciare dal buco della serratura per registrare nell'apposita casella se quelli leggono in bagno o meno.
No, no. Sono geloso della mia privacy, figuriamoci di quella altrui.
E poi, mica tutto quello che si scopre ha un buon odore.
Ti aspetto in brughiera, mi leggi un romanzo?
Sai, sono cieco dalla nascita,
( va bene come colpo di scena del mio personaggio? )
Però maga Magò ha detto che, se una notte di luna, fra l'erica argentata, incontrassi una principessa che legge romanzi con le mani che sanno di ribes...
JFK

Sonia Ognibene ha detto...

Sì, ma quella è solo una locandiera che si finge di sangue blu, ma ha il sangue verde... infatti è un'aliena, l'unica vera artefice dei "cerchi nella brughiera"... che trasformerà un "babbano" (vedi Harry Potter) -nome in codice JFK- in scones e li servirà col tè ad Enrico Ruggeri.

...E come direbbe Aldo del famoso trio: "Miii che minchia di brughiiiiiera!".

;-D

JFK ha detto...

Che tu sia aliena l'avevo sospettato dall'inizio, cara Sonia Di tutte le magie che citi però, cerchi magici e babbani che diventano commestibili, non una sta alla pari con il sortilegio di cui dovresti sopra ogni cosa vantarti.
Far ridere un piemontese che sta sotto la Mole è impresa disperata di questi tempi.
Eppure ci riesci, con una leggerezza che fa dire:
" ma sì, vedrai che tornerà il sereno."
Grazie amica cara, avrai anche il sangue verde, ma essendo il mio colore preferito ( altro dettaglio dell' identikit letterario ) non arreca ansia o timore.
Al contrario, crea ulteriore magia.
Basta chiudere gli occhi e... in un attimo sono lì da te, in brughiera. ;-)
JFK

Sonia Ognibene ha detto...

Sono felice che ti abbia fatto ridere! :-D

Sì, JFK, tornerà il sereno. Non dubitarne.

p.s. Salutami la Mole e il Parco del Valentino. Visto che ci sei, anche le mummie del Museo Egizio.

Sonia

JFK ha detto...

Ah, che sbadato! E' venerdì, si chiude bottega.
Per fortuna, i pensieri non chiudono mai, neppure per ferie o calamità naturali.
Non lo sai, ma domani sei a correre con me, al parco della Confluenza, dove tre dei quattro fiumi di Torino, il Po, la Dora e la Stura si danno la mano per iniziare un lungo viaggio.
Per terminarlo un po' più vicino ai luoghi dove sei tu, forse.
Se non ho sbagliato tutto, se non sei veramente un'aliena, oppure ti sei materializzata in qualche brughiera.
Non importa, tutti i fiumi vanno al mare e i mari lambiscono le coste.
Io affido un pensiero e un sorriso alle acque del Po.
Da qualche parte ti raggiungeranno.
JFK ;-)

Sonia Ognibene ha detto...

E così è passata un'altra settimana...
Grazie per il pensiero e il sorriso.
Che il dio del vento sia con te.

Sonia

JFK ha detto...

E così un'altra settimana fa il suo ingresso fra i commenti.
Docile al tuo comando, il dio del vento è giunto fino a me, flebile sulle foglie di quercia, piegando l'alta erba paglierina che cresce rigogliosa sull'altipiano della Baraggia.
Mi ha restituito il pensiero e il sorriso, speziati di profumi d'oriente.
Buona settimana ;-)
JFK

Sonia Ognibene ha detto...

Auguro anche a te una buona settimana.
Io me la auguro "caldamente" (viste le temperature roventi persino in brughiera).

Per ora l'unico profumo che sento è quello della mia crema abbronzante, fattore di protezione 5000... sai gli alieni hanno qualche problemino ad esporsi al sole :-)

anima ha detto...

Ciao Sonia, grazie per il tuo post al mio blog.
ti lascio la mia chicca.
http://mirtillanicktiramolla.blogspot.com/2009/07/petali-danima.html

un bacio
mirtilla

Sonia Ognibene ha detto...

In bocca al lupo per il libro!
Brava!

Sonia