martedì 1 settembre 2009

Scrittori: i giardinieri dell'anima


Ogni libro è un giardino.

Beato colui che lo sa piantare e fortunato colui

che taglia le sue rose per darle in pasto

alla sua anima!...



(Federico García Lorca).

2 commenti:

riccardo uccheddu ha detto...

Un libro è davvero un nutrimento, IL pasto per antonomasia.
Non so perché, ma lo assimilo a quel che diceva mia nonna del sonno, che è anch’esso un nutrimento. Ed il Padre Brown di Chesterton lo definiva “quasi un sacramento.”
E penso che come ogni giardino, anche un libro necessiti di suoi tempi e di particolari cure e sensibilità.
Oscillo tra la perplessità e l’indignazione quando qualcuno dice o scrive: “Che ci vuole a scrivere un libro? Uno si siede e lo scrive.”
Di solito vorrei rispondere: “Hai perso l’indirizzo della caverna? O ti hanno sfrattato dalla grotta?”
Ormai mi limito a sorridere freddamente, benché qualche rispostaccia mi scappi…
P.s.: ringrazio per la segnalazione a Webring; scusa se lo faccio solo ora ma è stato un… periodino. Tu che dici, Webr. è un progetto interessante? Fammi sapere, ok?

Sonia Ognibene ha detto...

Ciao Riccardo, mi farò sentire appena posso.
Grazie per il tuo commento.