domenica 21 marzo 2010

Un aquilone bianco

Mi sono alzata molto presto questa mattina.
Il sole si nascondeva, ma io mi sono incamminata ugualmente nella brughiera col fedele BonTon al mio fianco.
Ho sostato in preghiera nella chiesa dai lastroni in pietra grigia, già aperta per celebrare il “settimo giorno” e all’uscita mi sono seduta sull'erica del pendio più alto e ho pensato che voglio essere un aquilone, sì, un aquilone bianco, per volteggiare sfidando il vento, ma con un occhio a quel filo che mi tiene legata alla terraferma.
E allora ho preso dalla sacca “Il cacciatore di aquiloni” e ho cominciato la mia nuova avventura:
Sono diventato la persona che sono oggi all’età di dodici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato. E’ stato tanto tempo fa. Ma non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente…”.
Chissà dove mi porterà.

8 commenti:

Antonella Riviello ha detto...

Quante volte, guardando l'aquilone svanire nel cielo azzurro, ho sognato di volare anch'io così lontano oltre l'infinito... Poi il mio pensiero è andato al piccolo bimbo che si è lasciato sfuggire l'aquilone dalla mano...avrei voluto recuperarlo per donarglielo di nuovo! Un bacio a te...

Sonia Ognibene ha detto...

A me è capitato vedendo andar via un palloncino, ne ho preso un altro e gli ho restituito un sorriso... anche se non era più quello di prima.
Un bacio anche a te.

happy runner ha detto...

Sonia cara, dove ti porterà la nuova avventura sono l'ultimo a poterlo immaginare, ma un dato appare certo.
Con questo post hai ripreso quota e manifesti la volontà di volare in alto, con la leggerezza del materiale di cui è fatto un aquilone.
Saggiamente però, senza perdere i contatti con la terra, cui ti lega un filo d'Arianna saldamente annodato alle radici.
Mi piace l'idea.
Dopo una lunga corsa in brughiera, sdraiarsi sull' erica e assistere alle tue evoluzioni fra le nuvole.
Fa molto primavera.
:-)

Sonia Ognibene ha detto...

Anche se oggi ho avuto vita dura: la pioggia è stata implacabile... ma anche questo fa molto primavera.
Caro Happy Runner spero di mantenere questa leggerezza.
Buon inizio settimana! :-)

Miriam ha detto...

Buongiorno bellissimo questa tua sensazione a "forma" di aquilone, ti auguro una splendida giornata!!!
Bacini!!!

Sonia Ognibene ha detto...

Buona giornata anche a te, cara Miriam.
Ti auguro di volare "tra le nuvole".
:-D

riccardo uccheddu ha detto...

Troppe, davvero troppe volte non ci accettiamo... ed a volte non lo fanno neanche gli altri, quelli che dovrebbero.
Ma non importa perchè come diceva Eraclito, panta rei, tutto scorre: il tempo e per fortuna, anche la sofferenza, i rimpianti, il senso di inadeguatezza che spesso proviamo...
Ma è bellissimo quel legame col vento, col nostro passato, coi bambini che siamo stati e che di nuovo possiamo riprendere ad essere, sia pure senza la loro ingenuità ed anzi con tutta l'amarezza che spesso proviamo e che sembra senza senso.
Se non tornerete come bambini... diceva Uno.
Sarà strano che citi io quell'Uomo, ma pur con tutte le mie imperfezioni (che "modestamente" sono tante) da qualche tempo sto riscoprendo certe verità.
Un abbraccio e... ri-bentornata!

Sonia Ognibene ha detto...

Sono felice che tu stia riscoprendo certe verità.
Il messaggio di quell'Uno è sempre attuale, anzi, oggi ancor di più.
Troppi identificano il Cristo con la Chiesa e le debolezze o nefandezze di alcuni suoi ministri, ma se pensassimo al suo messaggio d'amore tutto ci apparirebbe chiaro: difficile da realizzare sempre, ma lapalissiano.
Un abbraccio anche a te e ri-bentrovato.