domenica 8 agosto 2010

Canne... in versi

E dopo il limerick, ecco un haiku: tre versi che, senza orpelli, esaltano le stagioni e la natura.
Un altro invito a cimentarvi in questo genere di componimento tanto caro ai giapponesi, magari ai tavoli della mia locanda per un brunch tutto anglosassone.

"La canna al vento
dondola piano piano
Pioggia aulente."


Sonia Ognibene

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei lasciare uno scritto ma non ne sono all'altezza. Lascio un saluto e come dice sempre Viviana, Buona vita.
Mao

Sonia Ognibene ha detto...

Mao, non sono qui per giudicarti, ma per invitarti a lasciarti andare alle emozioni.
Neanch'io ne sono all'altezza, ma ci provo.
Buona vita a te e Viviana!
Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

Nodoso ulivo
canuta chioma.
Vecchiaia saggia.


Può andar bene così?
Sembra facile comporre tre versi, ma non lo è!
Anna Lucia.

Sonia Ognibene ha detto...

Cara Anna, che bello leggerti nella mia locanda dopo tanto tempo !
Diciamo che scrivere un vero haiku è molto complesso: il riferimento alle stagioni e alla natura dev'essere chiaro e non deve portare altrove e poi devono esserci obbligatoriamente 5 sillabe nel primo verso, 7 nel secondo e di nuovo 5 nel terzo.
A tal proposito ti invito a cliccare su questo link: http://www.silloge.it/haiku/haiku_componi.htm.
Un bacio grande

Anonimo ha detto...

All'alba ne ho pensato un'altro...

Campo di grano.
Ondeggiante oceano
di spighe d'oro.

Va meglio? Ho rispettato i canoni?
;)))

Anna Lucia.

Sonia Ognibene ha detto...

Perfetto(a parte "un'altro"... distrattona mia)!!!
;-D