venerdì 24 settembre 2010

Il cinema che "conta"

Ero assorta nella contemplazione dell'alba, rosa dalle venature fucsia questa mattina, e ho pensato a quanti la stavano contemplando nello stesso istante, vicini o lontani da me.
Che emozioni stavano provando o quale assenza albergava nella loro anima. Con quali e quante parole avrebbero descritto quel momento.
Da lì, mi sono ritrovata a pensare al talento artistico, quell'afflato prodigioso che trasfigura le cose cogliendone l'essenza.
Quanto ce n'è in me? Davvero se ne può possedere in percentuale oppure è un dono che si ha dalla nascita o non lo si avrà mai?
Io non posso giudicarmi e in verità NON SO giudicarmi (se non per demolirmi) ma quando leggo, osservo, ascolto l'opera di qualcuno e un'onda di meraviglia, palpito, riconoscenza mi si para dinanzi e mi travolge, allora capisco di averlo trovato.
Un avventore mi ha fatto leggere una sua sceneggiatura e ho capito senza dubbio alcuno che il suo è un talento vero, di quelli su cui è inutile discettare. Un talento oggettivo.
Le sue parole... melodia, i suoi pensieri là dove molti di noi non arriveranno mai, la costruzione narrativa un avvincente "adagio" che continua a risuonare anche dopo aver messo giù la bacchetta.
Eppure lui non è là dove dovrebbe essere.
Le parole, le immagini sul grande schermo servono solo per stupire, trasgredire, annacquare cervelli già sfatti dal web-trash.
Dicono che c'è ancora il cinema che conta... sì, ma i soldi un tanto al biglietto.

7 commenti:

maresco martini ha detto...

E come ti capisco!L'alba quasi sempre mi trova alzato, poi ho la fortuna di abitare in collina e di godere di tanto panorama.
Le persone che hanno questa sensibilità verso i fenomeni della natura sono artisti, poi c'è chi sa - tirarlo fuori- c'è chi non riesce.Il difficile per chi ci riesce è farlo capire a tutti quelli che non apprezzano e sono purtroppo i più distolti dalla brutta quotidianità consumistica.

Iride ha detto...

Ciao Sonia :)

Il talento è qualcosa di innato secondo me, che va differenziato dalla bravura, la quale è affinata dall'esercizio, è qualcosa che si impara. Il talento non si impara, si ha o non si ha.
Io mi sto laureando in media design, lo studio dei media quali tv, cinema, web ecc.
Il problema che ho riscontrato nel mio percorso formativo è che ora come ora il talento, quello vero, non lo vogliono, non gli serve. Il livello culturale dei target di massa è al minimo, adesso tutto quello che tira è la mediocrità: Grande Fratello, Natale a (un luogo a caso), Striscia la Notizia.
E' l'era della rivalsa dei mediocri, la festa dei folli, una democrazia malsana per cui anche chi è privo di qualsiasi talento o merito ha il sacrosanto diritto di mostrare la sua "arte" e renderla un format corrente al quale aspirare.
Tanti Quasimodo che piegano il mondo delle arti alle loro deformità.
Però forse sono troppo dura, in fondo un posticino anche per chi ha talento c'è, dipende da quanto e da cosa è disposto a leccare...

Sonia Ognibene ha detto...

Per Maresco e Iride:
tutti quindi conveniamo che il brutto ormai dilaga, affogando il "bello" in ogni sua forma.
L'imperativo è: basta che venda, basta che piaccia ai ragazzini, ai giovani adulti (30-40 anni) col cervello da tredicenni.
E chissenefrega dell'ignoranza, dell'insensibilità... l'importante è mostrarsi e mostrare.
Che tristezza...

Buona serata e grazie per la compagnia. E' bello che esistano persone come voi.

Gabe ha detto...

Ciao Sonia, il tuo talento lo dimostri in ogni pensiero e immagine.....forza e coraggio... e tutti i tuoi sogni diverranno realtà

Sonia Ognibene ha detto...

Me lo auguro, Gabe, e ti ringrazio se pensi che ho talento. Con questo messaggio non posso che iniziare bene la giornata!
Un abbraccio.
:-)

Sergio ha detto...

Il talento è innato, cara Sonia. Certo, si può e si deve imparare la tecnica di ogni forma d'arte, ma se tutti nascessimo con lo stesso talento, saremmo tutti Modigliani, Michelangelo, Monet, Leonardo e chi più ne ha più ne metta. Ma questo non vuol dire che non dobbiamo lasciare libera la nostra anima di creare. Buon week end...

Sonia Ognibene ha detto...

Sì, Sergio, sperimentare è la chiave per imparare e migliorare.
Il talento probabilmente è innato ma va stimolato continuamente, non lasciato ad ammuffire.

Buon week end anche a te e che la tua scuola di cinema vada alla grande!