venerdì 19 aprile 2013

Mille vite non bastano

I tartufini alla ricotta e farina di cocco, passati nel cioccolato sciolto a bagnomaria, sono in frigo a rapprendersi. Aspettano chi vorrà gustarli con un bicchiere di tè fresco. 
Intanto occhieggio dai vetri la brughiera illuminata dal sole e penso che sono tante, troppe le vite che sento scorrermi dentro. Fluttuano e si agitano come correnti impetuose di un fiume in corsa verso il mare, perché la vita è palpito, turgore di emozioni, strillo incontrollato, melodia agrodolce, terra bagnata di pioggia. 
Mi giro inquieta, sempre, alla ricerca delle nuvole. A volte le afferro e ci salgo su. Da lì osservo il mondo decisa a non ridiscendere, poi mi sbilancio e capitombolo sullo stesso fazzoletto di brughiera. 
Ma perché la mia penna non corre più spedita dei miei pensieri, perché non scava più a fondo della colpa?

4 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Che bel post, pieno di cose che vorrei saper afferrare ma in questo momento mi sento fortemente impedita...
Il tartufino, la brughiera , il sole , le nuvole....Non vedo, non sento , non capto..
Aspetterò, passerà...

Sonia Ognibene ha detto...

Tu capti molto di più di ciò che credi. Sono momenti. Come hai detto tu: aspetta, che passerà.
Ciao carissima Nella.

Manuela Vitulli ha detto...

Ho cercato di mettermi nei tuoi panni, di immaginare quel che hai scritto. Quiete e malinconia, ecco cosa ho sentito.

Un abbraccio
Manu

pensierinviaggioo.blogspot.it

Sonia Ognibene ha detto...

Malinconia sì, ma più che quiete: smania. Grazie d'essere passata e benvenuta in brughiera, cara Manu! Spero di "rivederti"!