mercoledì 11 dicembre 2013

Croissant, cannoli e Roma eterna

Oggi, attiva come poche volte nella mia vita. Ho anche preparato i croissant alla Nutella e i cannoli con i wurstel e il salame. Il presepe e l'albero occhieggiano dalla finestra con le loro lucette intermittenti. Quest'anno si è aggiunta anche la fontanella che, con il suo scroscio continuo,  metterebbe a dura prova anche la vescica di un defunto. 
BonTon passa giornate intere davanti al fuoco e si risveglia solo quando sente trafficare in cucina. 
Per quanto mi riguarda, invece, non ho molto tempo per leggere in questi giorni: vivo di lavoro, speranze, amore. E' ancora fortissimo il ricordo della gita a Roma: il viaggio in treno, l'abbraccio con i carissimi amici londinesi, l'attesa sotto la pioggia per vedere Papa Francesco, la pioggia che si ferma non appena si aprono le tende della finestra da cui comparirà a breve, il tè nel bar-libreria dopo l'Angelus, la lunga passeggiata fino alle 17.00 dopo aver sbocconcellato panini a Piazza Navona, il ritorno a casa e l'incontro con altri amici cari che mi riportano indietro nel tempo di oltre vent'anni. 
Già, penso che ogni istante sia prezioso da vivere, che sia necessario accoglierlo con gioia quando ci scalda l'anima, affinché possiamo serbarne il ricordo nei momenti di sconforto o dolore. 
Oggi SPERO. Come sempre AMO.

4 commenti:

Elio ha detto...

Ricordi che ti accompagneranno per sempre. La descrizione del presepio mi ha fatto rcordare mio padre (a parte che è sempre dentro di me). Ogni Natale occupava tutta la credenza per fare un presepio come si deve. Io oggi sono costretto a farne uno di 40 cm quadrati, con le figurine incollate, perché altrimenti mi ritrovo qualche statuina in bocca ad uno dei nostri gatti. Pazienza.
A presto.

Sonia Ognibene ha detto...

Sì, per sempre. Che bello il ricordo di tuo padre... e che belli i tuoi gatti "killer di statuine". Grazie. Un abbraccio.

Antonietta ha detto...

l'amicizia resta con noi sempre, il resto no.AUGURI!

Sonia Ognibene ha detto...

Auguri anche a te, cara Antonietta! Cosa faremmo senza gli amici?