mercoledì 29 gennaio 2014

E siamo 50.000

E così, pian pianino, sono arrivata alle 50.000 visite. Gli anni passano, la mia vita da un lato si è arricchita e dall'altro ha subìto perdite, in un continuo saliscendi mi sono aggrappata a nuovi sogni e affetti. Sono stati anni in cui ho toccato col cuore la verità di alcune anime, nel bene e nel male. Grazie a tutti voi.
Ed ora riparto da queste 50.000 visite ritornando in brughiera.
Fuori è tanto freddo...

lunedì 27 gennaio 2014

69 anni di vergogna


Il 27 gennaio del '45 
furono aperti i cancelli di Auschwitz 
e il mondo non fu più lo stesso. 
La barbarie ancora ci avvolge. 
La follia insensata resiste a quegli orrori 
e tenta di negarli o di esaltarli. 
Mi sento solo di dire: silenzio e tanta vergogna.

giovedì 23 gennaio 2014

giovedì 16 gennaio 2014

Solo la verità

C'è che ho fatto pulizia. Ho cominciato ad eliminare tutti quei  blog che da tempo non esistevano più, testimonianze inermi di commenti lontani. C'è che non ho più voglia di frasi inutili e sguardi di commiserazione da chi cela sorrisi vittoriosi per  presunti meriti personali o semplicemente per un destino non toccato a loro. C'è che sono amareggiata, più vuota del nulla cosmico. C'è che le parole sono carte di caramelle portate via dal vento e di esse non avverto più neanche il fastidioso, scricchiolante rumore. C'è che sono qui, ma distante da ogni cosa migliaia di chilometri. C'è che non ho nessuna voglia di ricominciare, ma dovrò farlo alla svelta. C'è che alcune cose cambieranno per sempre: amicizie, affetti, priorità, obiettivi; e di me resterà solo la verità.

venerdì 10 gennaio 2014

Perché?

Oggi tutto ha il sapore dell'inutilità: facebook è un concentrato di sterco, i blog generano conversazioni autoreferenziali che girano intorno al nulla e le chiacchiere della gente hanno il sapore sciapo del qualunquismo ridondante. 
Di fronte a una vita che si spegne, tutto è nulla. Perché muore pure la speranza.

mercoledì 8 gennaio 2014

Siate come soffioni

I dolori ai muscoli e alle articolazioni, i mal di testa e agli occhi, la tosse, l'astenia e la nausea non riescono a fermare la mia mente. Studio inglese, leggo e prendo appunti per il prossimo romanzo (storico) che ho in mente e prevedo scenari futuri, non sempre rosei. Mi sento sospesa e in attesa. Perché di notizie imminenti e fondamentali ne aspetto a breve e vorrei che illuminassero di speranza la mia esistenza. Una cosa ho compreso bene: che non mi sarà mai concesso una gioia piena e senza ombre. A nessuno è concesso. Alcuni sembrano esser privi di tangibili dolori, ma vivono vite di "quieta disperazione". Allora preferisco la mia di vita, dove un sorriso mi ripaga di un "dono" poco gradito, dove conquisto una risata grazie ad abili gimcane, dove un Dio in cui credo è sempre là a tirarmi fuori dai "guai".  Lui, invisibile, ma più reale e concreto di qualunque essere su questo pianeta. 
Guardo e leggo storie di uomini e donne colme di rabbia, angoscia, insensatezza e vi leggo l'assoluta mancanza di Dio o di un valore che trascenda la materialità dei corpi. Se solo fossimo più "aerei", leggeri come soffioni che turbinano nel vento, se solo guardassimo al di là dei muri sporchi e neri delle  nostre città, al di là dei tablet, iphone e ipad attraverso i quali postiamo inutili idiozie, al di là dei musi imbronciati sulla metro o delle fuorvianti e menzognere informazioni su giornali e TV. Al di là delle mode, delle auto, dei tradimenti per appagare effimere passioni. 
Afferrare l'eterno attraverso la CONOSCENZA, questo dovremmo a noi stessi. 
E l'esistenza avrebbe una luce straordinaria.

venerdì 3 gennaio 2014

In cammino


Verso la primavera, verso il divenire, 
un passo alla volta,
un giorno alla volta.
Rimanendo sul sentiero.