martedì 30 dicembre 2014

Peter e Clarissa


"Avevan sempre avuto quello strano potere di comunicare fra loro senza parole. Lei se n'accorgeva subito, quando lui non l'approvava. Allora, faceva qualcosa di molto ovvio per difendersi, come quella scena del cane, ma non riusciva mai a trarlo in inganno, lui sempre le leggeva nell'animo, a Clarissa. Non diceva alcunché, naturalmente. Si limitava a fare una faccia ombrata. Era in quel modo, spesso che prendevano avvio le loro liti.

Lei richiuse la porta. Subito lui si sentì estremamente depresso. Tutto gli sembrava inutile: seguitar a essere innamorato, seguitar a litigare, seguitare a fare pace; e se ne andò all'aperto, da solo, a vagolare fra le rimesse, le stalle, a guardare i cavalli."  (Mrs Dalloway - Virginia Woolf)

2 commenti:

Folletto del Vento ha detto...

Comunicare senza parole è talvolta così fantastico da rendere due persone un'unica essenza.
Altre volte è invece una esperienza terribile, senti quello che non vorresti sentire ... Esprimi quello che non vorresti dire ...
È in quel momento che senti il bisogno di solitudine, per poter urlare senza essere sentito.
Il bello ed il brutto dell'empatia...
Auguri

Sonia Ognibene ha detto...

Assolutamente vero, Folletto. Ogni singola parola.
Auguri anche a te!