venerdì 25 dicembre 2015

mercoledì 23 dicembre 2015

L'incosciente ricerca della gioia

Vado in giro e noto che viviamo come se tutto intorno a noi fosse normale, come se ci fosse un sereno domani, una luce di speranza. L'aspetto positivo è che per molti quella luce è Gesù che nasce e l'aspetto negativo è che questo, purtroppo, non renderà migliori né noi né il mondo. Grosse nubi si profilano all'orizzonte e Dio solo sa quanto vorrei ignorarle. Allora mi viene alla mente un passo de "La donna giusta" di Sándor Márai che trovo assolutamente calzante per i tempi che stiamo vivendo: "A quell'epoca si era ancora in tempo di pace... anche se forse non si poteva parlare di vera pace... Gli uomini, spinti da uno straordinario ottimismo e da una beata incoscienza, chiedevano prestiti a lungo termine - non soltanto i singoli, ma anche le nazioni - e, cosa ancora più straordinaria, riuscivano anche a ottenerli, costruivano case grandi e piccole, e in generale si comportavano come se un'epoca dolorosa e terribile della storia umana si fosse definitivamente conclusa e ne fosse seguita un'altra in cui ogni cosa era tornata al suo posto, si potevano nuovamente fare tanti bei progetti, allevare bambini, guardare lontano...". 
Concludo augurandovi, quindi, consapevolezza, coraggio e forza, quella vera. 
Restiamo umani anche quando l'oltraggio supererà la misura, restiamo uniti. 
L'odio lasciamolo a chi ne ha fatto da tempo la sola ragione di vita. Vi abbraccio tutti, amici miei.

lunedì 30 novembre 2015

Viaggio al centro di me stessa

Potrei raccontarvi di infiniti mondi, di pensieri e sogni inaffondabili, di utopie e di realtà, di viaggi nella melma e voli d'aquila, ma non ne ho voglia. Oggi proprio no. Sono impegnata a vivere. Ad accettare anche l'orrore che mi circonda. Perché ne ho intera consapevolezza, quindi non lo rifiuto. 
E leggo soprattutto, leggo moltissimo, come mai prima d'ora. Leggo ogni cosa e da ogni cosa mi lascio toccare e rigenerare. 
Non sono ancora ciò che voglio essere e non so se lo sarò mai, ma percorrere la strada del divenire mi rasserena.
Domani un nuovo mese, domani un altro giorno infinito.

martedì 22 settembre 2015

Tiziano Ferro ed io: dialoghi mattutini


"Tiziano, sapessi, ho passato una nottataccia... che dici, ce la faccio a ritrovare un aspetto decente?"
"No no no -no- no no no no..."

"Va bene, non subito, ma dopo una doccia e un bel make up tornerò bellissima! ... Oh, Tiziano, sto parlando con te!"
"Solo che pensavo a quanto è inutile farneticare..."

"Ok, resto un cesso, però consolami, dammi almeno un abbraccio!"
"Togli le tue mani calde..."

"E allora che devo fare?"
"Ti permetto di sognare..."

lunedì 7 settembre 2015

Uomo imbecille, mi ripugni

Nelle ultime ore ho letto che la foto di Aylan è stata scattata ad hoc per smuovere l'opinione pubblica e quindi (quasi) tutti, in perfetto stile "gregge di pecore", ha cominciato a pubblicare la foto incriminata, proclamando immoralità e bla bla bla, perché lo ha sentito da qualche salomone in tv. 
Beh, io posso dire solo una cosa: ogni giorno si falsificano foto, si urlano menzogne leghiste orripilanti, si enfatizzano solo i reati di extracomunitari (tacendo su quelli italiani) per spostare l'opinione pubblica verso un fascismo/nazismo della peggior specie e io,  ora, dovrei sentirmi indignata per il contrario? 

Voglio ricordare che per Aylan c'è una differenza sostanziale: Aylan è MORTO! MORTO come tanti altri bambini! E NIENTE potrà cambiare QUESTA REALTA' (non menzogna)! 

Perciò, chi preferisce fare dibattiti su foto false o presunte tali ("Era più spostato di là", "No, si trovava di qua") piuttosto che muoversi davvero affinché nessun altro innocente muoia in mare, su una spiaggia o su un camion, è solo un altro sepolcro imbiancato che non sa cosa significhi battersi davvero per la giustizia e la verità!

Uomo imbecille, quanto mi ripugni.

lunedì 24 agosto 2015

Un ponte che non voglio attraversare

Ho lasciato la locanda per una settimana. La macchina mi ha portata lontano: Vienna, Budapest, Lubiana, Trieste, Venezia. Ho respirato aria nuova, goduto di bellezze inusitate, ascoltato lingue zeppe di consonanti, gustato cibi saporiti e insoliti. 
Inutile aggiungere che non avrei voluto più riprendere la strada per la locanda. 
Il viaggio è qualcosa da cui traggo linfa vitale, per cui il ritorno è per me una sorta di coma sensibile. 
Forse è per questo motivo che adoro leggere: è come se non smettessi mai di viaggiare. Ben altri giri, certo, ma pur sempre viaggi in metropoli sconosciute, coscienze in disuso.

Bevo un caffè e sono ancora immersa nei ricordi. 
La trappola del lungo inverno è già in agguato.

sabato 1 agosto 2015

Di acqua, doccia e pediluvio


Non c'è acqua in locanda, ma non devo correre a lavorare, perciò alla fine non è una tragedia insormontabile. Se però l'acqua non dovesse far ritorno nelle prossime tre ore, mi toccherà chiedere asilo alla signora Smith per una doccia. Non ho altra scelta.
Ne approfitterò, così, per leggere ancora un po' qualche racconto della mia scrittrice preferita. Ovviamente Alice Munro.

Per chi può, buona doccia e pediluvio a tutti.

venerdì 31 luglio 2015

Leggerezza?

Non appena ho rimesso piede in locanda, le prime gocce di pioggia hanno cominciato a battere sui vetri delle finestre esposte a sud. Nonostante le  nuvole incombenti, io e BonTon ce la siamo presa comoda: non abbiamo accelerato i nostri passi, né le nostre paure. Che ci piovesse pure addosso, diamine! Non ci sarebbe importato alcunché.
Dovrei scrivere oggi, sì, dovrei proprio riprendere. Sono stata di umore altalenante in questi giorni... mah... per diverse ragioni. Però non va così male. Il problema è che detesto i doveri ma non me ne lascio scappare uno; adoro scrivere ma poi soffro da matti quando sono al computer; ho la smania parossistica del viaggio e il tedio del mio lavoro stanziale mi incatena a luoghi e tempi fissi.

Ma come si può vivere divisi in due? 
E perché faccio sempre prevalere il buonsenso? 
Il buonsenso, poi, è davvero la chiave della felicità? 
Infine, rincorrere chimere porta alla realizzazione autentica di se stessi o è solo una mera illusione?

E' una vita che mi pongo domande del genere e non ho ancora trovato risposte esaurienti.
Forse la chiave di tutto è semplicemente la leggerezza.

Vi abbraccio. Corro a prendere un paio d'ali.

lunedì 27 luglio 2015

Because I'm happy...

Dalla mia locanda vedo la brughiera arrostita dal sole. Un vento leggero si insinua dalle finestre schermate dalle zanzariere e nonostante il tanto sole preso tra sabato e domenica e l'obbligo di andare a lavorare fuori oggi, sono serena e di buonumore. 
Perché? Perché ho sostenuto il PET, il Preliminary English Test, livello B1 insomma, nella seconda metà di giugno e pochi giorni fa ho ricevuto l'esito: PASS WITH MERIT!
Ora, passarlo mi avrebbe resa felice, ma passarlo con merito mi ha galvanizzata, ecco perché sto già studiando per il livello successivo, B2, ma il FIRST è davvero complicato per le mie attuali conoscenze. Questo, però, non mi farà di certo desistere. Il mio obiettivo finale è l'ADVANCED. Sarebbe tutto più semplice se potessi frequentare un corso specifico in una scuola di lingue, ma non è alla portata delle mie tasche, perciò farò tre volte più fatica e allungherò i tempi per sostenere l'esame. 
Del resto ogni cosa ricevuta nella vita mi è sempre costata una fatica smodata e questa non farà di certo eccezione. Vado avanti, quindi.
Forse sono più carica anche perché, sempre in questi giorni, ho ricevuto una buona notizia dal "fronte editoriale" e sto terminando un romanzo breve di cui vi parlerò prima di quanto immaginiate.
Vi lascio: BonTon ha arraffato un pezzo di anguria cascato inavvertitamente dalla tavola e sta deliziando il pavimento con un bel succo rosato.

Have a great week!

giovedì 23 luglio 2015

I mostri sono tra noi

So a cosa hanno pensato subito molti di voi leggendo il titolo di questo post: l'ISIS, gli immigrati. Eh no, sbagliato. Mi riferisco a tutti quegli esseri che vivendo nell'ignoranza più profonda o credendo a qualunque foto e sproloquio sul web o in tv (sostando non più di qualche secondo sul titolo dell'articolo o sulla didascalia) non sono altro che i prosecutori di quegli aguzzini che hanno perpetrato le più orribili nefandezze durante la seconda guerra mondiale. 
Sappiate, razzisti dell'ultim'ora che spargete continuamente il seme dell'odio e della violenza dalle vostre casette linde e pulite e i vostri smartphone, che siete esattamente come loro. 
Banalmente ma assolutamente mostri. 
Hannah Arendt l'aveva spiegato in modo mirabile.


lunedì 20 luglio 2015

Chi è il più folle?

Considerando gli ultimi post, qualche avventore avrà pensato: "La locandiera ha proprio sbroccato di brutto!". Tranquilli, ora non mi metterò di certo a tranquillizzarvi sulla mia sanità mentale con mille giustificazioni diverse, perché non ne ho (giustificazioni, intendo), e nemmeno vi confermerò la mia irrimediabile insana follia (che in quanto follia non può che essere insana) perché non ho ancora fatto cose davvero folli nella mia vita. Diciamo che, come tutti, alterno momenti di allegria e scherzo ad altri in cui mi occupo di lettura, scrittura, studio e diritti umani. Quando la misura è colma, tendo ad alleggerire il carico per poter ripartire. E in questo periodo, gli omuncoli e le "donnuncole" (permettetemi il neologismo) della scena politica italiana e internazionale sembra facciano a gara a chi procuri più danni. In mezzo a tutto questo bailamme, dalla mia locanda vedo torme di individui che, troppo preoccupati a farsi selfie dalle località vacanziere, nel loro massimo impegno sociale mettono significativi "mi piace" sui facebookiani - twitteriani deliri di Salvini e di altri ignoranti figuri che, su una frase di dieci parole, inseriscono inconsapevolmente quattro parolacce e sei errori di grammatica. 
Ditemi voi, come potrei tollerare tutto questo se ogni tanto non mi regalassi un po' di allegria con Tiziano Ferro? A proposito, il 1° luglio sono andato a vederlo e sentirlo allo Stadio Dall'Ara di Bologna. Chi è venuto in locanda nei giorni successivi sa di avermi trovata almeno con trent'anni di meno sul groppone... e l'eco non si è ancora spenta (sì, ve ne siete accorti, lo so).
Orbene, miei cari, nell'attesa di snocciolarvi altre novità su progetti che spero prendano definitivamente vita (giuro che sto lavorando sodo nonostante i 40° all'ombra) vi abbraccio tutti. Nessuno escluso. 

Ah... oggi in locanda solo tisane e tè freschi di frigo. Non c'è spazio per nient'altro. A presto!

domenica 19 luglio 2015

Della serie: quando il caldo e Tiziano Ferro danno alla testa


- Una bella tisana è quel che ci vuole!



- Forse no, mamma mia che caldo!



- Cucùùù!
- Tiziano, che sorpresa!



- Che fai, cara?
- Nulla, mio caro, solo la demente... 
vabbè, visto che ci sei ti do un bacetto!



venerdì 12 giugno 2015

mercoledì 27 maggio 2015

Fuori dal coro

Il mondo peggiore si divide in tre categorie: i viscidi che tramano e mentono, i pavidi che hanno paura persino di esprimere il loro pensiero e gli opportunisti che, essendo viscidi e pavidi nello stesso tempo, possono saltare sul carro del vincitore o denigrarlo se la situazione lo richiede.
Ovviamente io non farò mai parte di queste tre categorie.

giovedì 21 maggio 2015

Confronto sociale? No, grazie

Ho avuto modo di riflettere parecchio in questi ultimi giorni, non perché ne avessi il tempo ma per "inevitabilità". Mi è accaduta una cosa, una piccola cosa in verità, e questa ha risvegliato in me un guazzabuglio di emozioni negative. In un istante ho visto tutti i miei sforzi vanificati, tutte le mie speranze dissolte, tutte le certezze (poche) implose e collassate. Così, mi sono seduta sulle macerie a compatire la mia inutilità e i miei incommensurabili limiti; neppure la notte e il sonno sono riusciti ad allontanarli. 
Ma poi, tra una caduta e l'altra, tra un pianto e uno sproloquio, una resa e una ripresa ho capito, ho capito che non era l'evento in sé ad essere grave, ma la percezione del tutto erronea che ne avevo: gli insuccessi, la fatica, le paure, gli obiettivi non raggiunti, il mio sentirmi inadeguata in ogni fase della mia vita, questi mi avevano messa a terra! Con quell'evento, il passato (sempre molto vicino) ritornava con supponenza e mi urlava contro: "NON VALI NIENTE, NON SEI NIENTE!".
E allora? Allora c'è che mi sono rotta, e rotta di brutto (non userò parolacce in questa sede, ma sappiate che nell'occasione ne ho fatto sufficiente uso). Da oggi in poi, qualunque cosa potrà accadere nonostante i miei sforzi e il mio lavoro non scalfirà in alcun modo il mio valore, non apporterà più alcuna conseguenza negativa alla mia vita quotidiana, né comprometterà il mio futuro; e, nel caso specifico, comunque andrà questa avventura, alla fine del percorso avrò acquisito un bagaglio di conoscenze impensabili solo tre mesi fa: so io quanto ho imparato, quante porte ho abbattuto, quanta sicurezza in più ho messo in valigia. 
La società, che fa sentire inadeguato chi non è perfetto, è il vero problema e io non cadrò più nella sua trappola. 
Niente e nessuno potrà più mettersi tra me e i miei sogni, tra la mia realizzazione e la felicità.

domenica 10 maggio 2015

Altrove, se stessi

Sono le sei del mattino, dalla finestra i raggi del sole tra le nuvole mi distendono i pensieri, le ansie, i propositi, le certezze. 
Oggi, in cui ogni mamma (im)perfetta viene celebrata, voglio iniziare ad amarmi più di quanto non abbia mai fatto nella mia intera esistenza.
Fra pochi minuti indosserò la tuta e mi perderò nella brughiera: camminare, respirare, correre e respirare ancora, poi, all'ombra della Croce distenderò anche la mia anima. 
Dunque, buona vita a tutti voi, miei cari avventori. Se passate per la locanda servitevi pure delle tisane, ce n'è una vasta scelta, in quanto a me, non aspettatemi: oggi sono altrove.

venerdì 8 maggio 2015

Verità


Attraverso i grandi pensatori, 
studiosi e scrittori 
il mondo si svela 
e noi, guardando in faccia la verità,
non possiamo più credere alla menzogna.

(Sonia Ognibene)

giovedì 7 maggio 2015

Continua ad andare... leggendo




"Chi legge è un curioso della vita, 
del processo umano che, 
pur mutevole, 
è sempre uguale a se stesso". 

(Sonia Ognibene)

domenica 3 maggio 2015

Alice Munro: quando la letteratura ha la L maiuscola.


Ho letto molto in questi ultimi mesi -complice Kindle e i suoi ebook scaricabili a prezzi super economici e alla velocità di un click- e ora posso confermare che Alice Munro, scrittrice canadese e premio Nobel per la Letteratura nel 2013, è una delle penne più coinvolgenti che abbia mai avuto l'onore di conoscere. Scherzi del destino mi ha letteralmente stregata. In questo racconto la vita, l'amore, la speranza, il sogno, la disillusione, il rimpianto, la sorpresa, l'accettazione di un destino beffardo sono racchiuse nella magia di poche pagine. Non posso che inchinarmi alla assoluta maestria della Munro che ha ricreato per noi lettori un microcosmo universale, dove ogni donna può e potrà riconoscersi nel tempo. 
Leggetelo, dunque, ve lo consiglio col cuore. 
Io, nel frattempo, tra frullati di frutta e impasti di pane fatto in locanda, mi tufferò ancora nel suo universo, alla scoperta di nuovi mondi e nuove storie.


venerdì 1 maggio 2015

Nonostante tutto, volare!

Ormai oscillo tra l'immaginazione e la realtà, in una girandola di emozioni contrastanti: speranza, rabbia, gioia, dolore, volontà, impotenza, risate, urla. Ogni giorno che passa, ogni istante che passa mi sento sempre più "scollata" dal mondo che, con un click, penetra nel mio, senza che io possa arginare la sua violenza. Continuo a trovare assolutamente inconcepibile che un individuo debba essere costretto a credere in un Dio al quale non crede, che debba essere ucciso solo perché ha fede in qualcos'altro; che ancora ci siano uomini che schiacciano le donne con violenza verbale e fisica; che ci siano individui che per il denaro e il potere ignorano la sofferenza e la morte di altri milioni di uomini come loro; che i bambini non siano più frutto dell'amore, ma di esperimenti genetici, di ricerche mirate, che siano "prodotti" da realizzare per appagare qualcuno; che i bambini siano merce di scambio, di sesso, di morte. Allora cerco di trovare la luce pensando ai sorrisi di bambini che ancora vedo intorno a me (ma fino a quando?), penso ai miracoli che ancora accadono tra le macerie del Nepal, alla struggente bellezza di un romanzo, alle coccole di un amico a quattro zampe, all'abbraccio di un amico, alle note di una canzone che mi porta via... e allora posso continuare a vivere.
Nonostante tutto voglio ancora volare.

sabato 4 aprile 2015

Il sole esiste per tutti

Che la Resurrezione di Cristo ci renda meno pavidi nelle nostre piccole e grandi azioni quotidiane. Questo è l'augurio che sento di fare ad ognuno di voi. E, permettetemi una citazione, "il sole esiste per tutti". Non dimentichiamolo mai. 

giovedì 2 aprile 2015

Non esiste coscienza senza conoscenza

Leggete, leggete, leggete. Poi imparate (bene) lingue diverse dalla vostra, almeno due. 
Successivamente informatevi e riflettete. Infine leggete, leggete e leggete ancora. 
Senza la conoscenza possiamo solo oltrepassare il fondo (già ampiamente raggiunto e scorticato).

martedì 31 marzo 2015

Che...


E sento che il tempo non si può fermare; che ciò che è fatto, è fatto; che il mondo non piange per un bimbo con le mani alzate, arreso alla paura; che un figlio cullato, amato, seguito, guidato, protetto possa cadere e non rialzarsi; che le omissioni o le bugie veniali creano nel tempo voragini di errori; che il dolore ha molte forme che pochi riescono a comprendere; che che che... ho finito le parole.

sabato 21 febbraio 2015

Buon compleanno, Tiziano (Ferro, naturalmente)


Ci sono persone che illuminano ogni cosa li circondi, anche quelle più lontane; persone il cui sorriso riesce a rialzare l'animo più affranto; persone la cui semplicità spazza l'arroganza dei miseri; quindi auguri, che il Cielo ti sorrida in ogni istante della tua vita, Tiziano. Sono certa che ti riconoscerai.


martedì 3 febbraio 2015

L'amore



Stasera voglio proprio ringraziare Dio. 
L'amore è una cosa semplice 
(come direbbe qualcuno che amo tanto) 
ma è anche tutto ciò per cui valga la pena vivere.

giovedì 29 gennaio 2015

God save John Peter Sloan!


E se qualcuno di voi si sta chiedendo: "Come faccio ad imparare l'inglese?", io non posso che consigliarvi questi tre fantastici libri del fantasmagorico John Peter Sloan: Instant English, Instant English 2 e Lost in Italy. Non crediate, però, che il sapere passerà a voi mediante osmosi, occorre che facciate gli esercizi (tutti) e che dedichiate alla lingua almeno mezz'ora al giorno. Se poi cliccate qui sul sito dell'autore (e insegnante, cabarettista, cantante) potrete anche scaricare molti file per migliorare pronuncia, grammatica e conversazione. In modo davvero divertente. 

 











Good luck!

martedì 27 gennaio 2015

Historia magistra mortis


Nel 2006 andai a Dachau e quel silenzio, i volti in bianco e nero nelle testimonianze fotografiche, le latrine, il piazzale delle esecuzioni mi sono rimaste incollate addosso come una seconda pelle. Non posso dimenticare e non voglio dimenticare. Poi osservo il mondo e vedo che le atrocità di un tempo si perpetuano ancora ai giorni nostri, dove i figli delle vittime di un tempo hanno obliato a loro volta l'umana pietà, dove ognuno, con tanto di etichetta, è contro qualcun altro solo perché di religione, nazionalità, orientamento sessuale, colore della pelle, sesso, cultura, ceto diverso dal proprio. Non impareremo mai. 

Storia maestra di morte.

martedì 20 gennaio 2015

Sono fatta di luce




Non lascerò che il peso delle tenebre 
mi schiacci. 
Lo annienterò con la fermezza delle idee
il coraggio della coerenza
e la leggerezza del sorriso.
E i sogni mi daranno una mano.

(S. Ognibene)

domenica 18 gennaio 2015

Tiziano Ferro a pranzo nella mia locanda!


- Tiziano, un'altra porzione di pasta al forno?

- No, grazie Sonia, sono pieno...





- Ma dai, Tizianuccio, ti prego, 
prendine un'altra!


- Ti ringrazio davvero, ma mi tocca 
sigillarmi la bocca... 






- Tizianuccio-uccio-uccio, allora prendi 
almeno una porzione doppia di tiramisù!

- Sonia, sei molto gentile ma... NO!!! 
...Fa' la brava, non vorrai mica farmi arrabbiare?





- Ma un caffè, ammazza-caffè, spumantino?


- "E adesso scappo o mai più"!



mercoledì 14 gennaio 2015

Io sono ancora Raif


Continuiamo la nostra battaglia: 
Raif ha ancora bisogno di noi. 
Firmate a questo link



E vi lascio con le parole di suo figlio: 


"Vi voglio bene perché aiutate mio padre"

domenica 11 gennaio 2015

I start again to write, to live...

...and to read in English, of course. Well... today, Sunday, I'll start to read my "Tuesdays with Morrie". It will be great!





venerdì 9 gennaio 2015

Io sono RAIF

Visto che adesso vi sentite tutti Charlie, un ottimo modo per lottare per la LIBERTA' di ESPRESSIONE è quello di inviare una mail qui attraverso Amnesty affinché Raif Badawi, blogger come me e molti di voi, possa esprimere il suo pensiero in Arabia Saudita in modo civile, senza subire carcere e frustate. Sì, perché la libertà d'espressione è violata in tutto il mondo, continuamente e, sia chiaro, non solo dai regimi totalitari arabi e musulmani. 
Se vogliamo abbattere l'integralismo islamico e la crudeltà son altre le cose da fare che sorridere di una vignetta di dubbio gusto o scrivere ovunque "Je suis Charlie", pubblicare sui social network matite spezzate e ricomposte o farsi selfie con matite nelle mani. 
Le cose si cambiano OGNI GIORNO e si cambiano col dialogo, l'IMPEGNO, l'amore. Si cambiano anche con Amnesty.

giovedì 8 gennaio 2015

Di satira, rispetto e imbecillità

Un vecchio proverbio dice: "Scherza coi fanti ma lascia stare i santi"... ma qualche cristiano cattolico (anche più di qualcuno) pensa sia valido solo per la sua religione. E, beh, non è proprio così: se gridiamo allo scandalo se qualcuno mette due statuette di San Giuseppe nel Presepe (anche questa è una sorta di satira, sappiatelo) dovremmo provare lo stesso per le vignette satiriche su Maometto. 
Se volete proprio saperlo (o anche no), per quanto io non sia musulmana, ho spesso trovato queste vignette di cattivo gusto. Di certo io non vado ad uccidere per questo o penso di imbavagliare qualcuno che la pensa diversamente da me (e come me  neanche i veri islamici, cristiani, induisti, ecc. ucciderebbero o imbavaglierebbero qualcuno). 
La crudeltà, quindi, nasce dall'indottrinamento forzato di certe frange integraliste, e questo integralismo credo derivi dalla rabbia generata dalla violenza (subita sin da bambini) di "qualcuno" (vedi società occidentale) che si ritiene  detentore delle verità assolute, verità spesso imposte con le armi. Per farla breve, dopo quanto letto sino a questa mattina, posso dire solo due cose: la libertà di espressione è una cosa, l'irriverenza fine a se stessa è un'altra; la prima è lotta costruttiva; l'altra è una pseudo-battaglia inutile e dannosa. 
So come molti di voi la pensino in proposito, perciò non provate a convincermi del contrario. Mi dispiace solo rendermi conto che nel 2015 siamo ancora arroccati su posizioni come: io cattolico-buono tu musulmano-cattivo, io eterosessuale-santo tu omosessuale-pervertito, io europeo-pulito tu extracomunitario-sporco. Quanto siete stupidi.



mercoledì 7 gennaio 2015

Lasciatemi in pace!

Dodici vittime e altri cinque feriti gravi per un Dio che dovrebbe essere pace. Non comprendo neppure lontanamente come in nome di un Essere invisibile, di qualunque credo, si possano compiere tali atrocità! Il terrorismo è follia, le esecuzioni sono follia, la tortura, l'indottrinamento forzato o latente è follia. Sono esausta. E sono schifata dai razzisti che troveranno una buona scusa, adesso, per far patire violenza a degli innocenti che professano pacificamente l'Islam.
Ho voglia di sorridere, io, di ridere, gioire, emozionarmi, commuovermi, illanguidire, volare al di là dell'orrore in cui il mondo mi scaraventa ogni volta che cerco di spiccare il volo! 
Sono corpo e psiche, sono cuore e voglio vibrare! Ne ho diritto! Diritto, chiaro? Non potete strapparmi sempre tutto, io voglio quello che non ho mai avuto, quello che mi è stato negato! Non posso sempre fare i conti col dolore, la violenza, la morte! 
E ora lasciatemi in pace. Questo mondo mi fa vomitare.


lunedì 5 gennaio 2015

Senza paracadute tra una brezza di note

Cuffie ben piazzate sulle orecchie, volume alto, nulla intorno. Oggi è così: sento di lasciarmi cullare, condurre, stravolgere da Tiziano. Non c'è posto per nessun altro, oggi. Posto per nient'altro. Io sono qua ma in ogni dove, là dove le note o le emozioni mi elevano. Non c'è spazio per restare a razzolare a testa bassa. Oggi volo, con lui.

venerdì 2 gennaio 2015

Mr Whicher, detective gentiluomo

E poi, navigando bellamente in rete, mi imbatto in un detective inglese sui generis. No, nulla a che spartire con Sherlock Holmes, Miss Marple o qualunque altro investigatore privato abbiate mai incontrato su un libro o sullo schermo.
No, lui è Jack Whicher della serie The Suspicion of Mr Whicher. Gli episodi in rete sono quattro, rigorosamente in lingua originale e con i sottotitoli in italiano, e io li ho visti tutti: storie avvincenti girate in un'Inghilterra della seconda metà dell'800, location suggestive, ricostruzioni di villaggi, città, tradizioni e costumi semplicemente perfette, recitazione degli attori impeccabile, lui magistrale.
Così mi sono informata e Mr Whicher è al secolo Paddy Considine: attore, sceneggiatore, regista e perfino cantante. Sembra che gli siano state diagnosticate due sindromi: quella di Asperger e quella di Irlen e, da quanto sostiene lo stesso Considine, sembra che sia stata questa seconda sindrome a renderlo un attore migliore, più concentrato, più attento.
Ormai Mr Whicher è entrato a pieno diritto tra i miei attori preferiti e, lo so che può sembrare un'eresia per chi mi conosce, ma ha oscurato per tre quarti il mio Luca Zingaretti, alias Salvo Montalbano. Il fascino di un vero gentleman inglese di fine Ottocento non si discute... of course.




Maupassant, politica e 2015

Siamo nel nuovo anno, il 2015. 
15: il mio numero preferito, l'età che aspettavo con impazienza parossistica, la metà di ogni mese, il suo doppio per il voto universitario perfetto, il giorno in cui è nato ciò che ho di più caro.
Ho iniziato il nuovo anno vincendo e oggi c'è il sole. Bene. Peccato per la forma fisica tutt'altro che perfetta, ma sorvoliamo, c'è di peggio.
Fortuna i libri! E allora, guardando quegli individui politici dalla condotta alquanto discutibile che vagano qua e là facendo danni, non ho potuto fare a meno di riflettere sulle parole trovate nel racconto L'Horlà di Guy De Maupassant,  parole scritte alla fine del 1800 ma valide ancor oggi per tutti i popoli e le classi politiche del nostro povero Pianeta:

"...Festa della Repubblica. Ho passeggiato per le strade. I petardi e le bandiere mi divertivano come un ragazzo. Eppure è veramente idiota essere felici a data fissa, per decreto governativo. Il popolo è uno stupido gregge, ora scioccamente paziente, ora ferocemente ribelle. Gli dicono: "Divertiti". E si diverte. Gli dicono: "Vai a combattere col tuo vicino". E va a combattere. Gli dicono: Vota per l'Imperatore". E vota per l'Imperatore. Poi gli dicono: "Vota per la Repubblica". E vota per la Repubblica.
Anche coloro che dirigono sono sciocchi, soltanto, invece di obbedire ad altri uomini obbediscono ai principi i quali non possono che essere stupidi, sterili e falsi per il fatto stesso che sono principi, ovvero idee considerate sicure e immutabili in un mondo in cui non s'è certi di nulla..."