venerdì 9 gennaio 2015

Io sono RAIF

Visto che adesso vi sentite tutti Charlie, un ottimo modo per lottare per la LIBERTA' di ESPRESSIONE è quello di inviare una mail qui attraverso Amnesty affinché Raif Badawi, blogger come me e molti di voi, possa esprimere il suo pensiero in Arabia Saudita in modo civile, senza subire carcere e frustate. Sì, perché la libertà d'espressione è violata in tutto il mondo, continuamente e, sia chiaro, non solo dai regimi totalitari arabi e musulmani. 
Se vogliamo abbattere l'integralismo islamico e la crudeltà son altre le cose da fare che sorridere di una vignetta di dubbio gusto o scrivere ovunque "Je suis Charlie", pubblicare sui social network matite spezzate e ricomposte o farsi selfie con matite nelle mani. 
Le cose si cambiano OGNI GIORNO e si cambiano col dialogo, l'IMPEGNO, l'amore. Si cambiano anche con Amnesty.

4 commenti:

Folletto del Vento ha detto...

Fatto!
Bellissime considerazioni, che probabilmente faranno arriciciare il naso a qualcuno ...
Vogliamo sentirci sempre dalla parte dei giusti ed allora via con i messaggini "matitati" poi, dopo 5 minuti ci siamo già dimenticati ...

Sonia Ognibene ha detto...

Grazie Folletto, lo so che fa arricciare il naso a qualcuno, ma preferisco dire quel che penso che fingere del buonismo solidale all'apparenza, solo per avere consensi e "mi piace". Ti abbraccio forte.

Elio ha detto...

Ciao Sonia, sono d'accordo con la tua disamina, ma devi anche considerare che , per la prima volta, questo succede in Francia (con 15 morti), una nazione europea e non in un paese arabo. Questo non vuol dire che io approvi il loro modo di procedere ed è per questo che sono andato a firmare la petizione. La Francia viene attaccata perché si sta impegnado contro gli integristi proprio per combattere le loro ideologie. Non conoscendo l'inglese, mi fermo qui e non commento sul post sovrastante. Un amichevole abraccio.

Sonia Ognibene ha detto...

Elio, mi riferivo a tutti quelli (e ne sono tantissimi) che hanno sempre ignorato la libertà di espressione negata in moltissimi Paesi, che sanno condannare comportamenti o pensieri contro l'etica cristiana e cattolica ma non contro quella di altre fedi religiose e che mettono ovunque "Je suis Charlie" con la stessa superficialità con cui si condividono video, aforismi e baggianate varie. Ebbene, ci vuole un po' di coerenza nella vita. E serietà. Meno selfie con matite e più coraggio, più amore. Quello vero.