lunedì 24 luglio 2017

Il mito della caverna

Poveri noi genitori, in balia di un mondo così assurdo, violento, repressivo, fagocitante. Ci stanno lobotomizzando i figli che vivono alla mercé di uno schermo inconcludente con giochi, musiche, video, amicizie, messaggi e rapporti basati su whatsapp e instagram, che fanno della finzione ben camuffata il loro vessillo. La maleducazione, il gergo triviale è ovunque e loro lo assorbono credendo di diventare adulti solo se ne fanno uso. D'altronde i loro adulti di riferimento sono degli "ottimi" maestri. L'umanità? Scomparsa quasi ovunque. Si piange per un cane abbandonato, ma si gioisce per la morte di uomini, donne e bambini stremati dai viaggi della speranza su un barcone malandato. Ma dove stiamo andando? È inutile, resteremo sempre prigionieri nella "caverna" di Platone: daremo credito alle ombre e rifiuteremo il sole della conoscenza.