mercoledì 20 settembre 2017

Zaino in spalla e libri da scrivere

Benché pochissimi se ne siano accorti, chiedo scusa per l'assenza. In realtà col pensiero e l'intenzione ci sono sempre stata ma ero e sono occupata a vivere, a "concretizzare" diciamo, nonostante i pazzi furiosi in giro per il mondo o forse proprio per quei pazzi furiosi in giro per il mondo. 
Sì, perché quando ogni cosa è sul filo della precarietà non perdi mica tempo a pensare "faccio questo e metto da parte quest'altro per il futuro", no, stai lì e cerchi di fare ciò che puoi per succhiare tutto il midollo della vita, provare, godere e conoscere quanto di più bello c'è al mondo. Così, dopo anni di recriminazioni e sguardi rabbiosi al passato, ho deciso di darmi una mossa, pensare e fare hic et nunc, e adesso sto cominciando a raccogliere i frutti. 
È stata un'estate così strana questa, così poco prevedibile, toccata da avvenimenti poco piacevoli (di cui uno del tutto tragico) e da altri a dir poco meravigliosi. Ma la vita è così: crudele, beffarda ma, a volte, inaspettatamente e straordinariamente generosa.
Ed è per questo che dopo un non programmato viaggio in Friuli dove ho conosciuto persone magnifiche e un viaggio di alcuni giorni in Croazia dove BonTon ha sperimentato il suo primo bagno in mare in completa libertà, mi sono ritrovata in California! Il mio primo viaggio al di fuori dei confini europei, il mio secondo viaggio da sola, sebbene là sia stata in compagnia di un'amica dal cuore immenso, la donna che mi ha regalato questo sogno. Forse farò un post a parte sulle emozioni vissute in America, ma sappiate che non passa un giorno senza che io non mi ci soffermi col pensiero. 
Al di là di questo, il mio ultimo libro sta andando molto bene e l'altro, che è ancora in fase di prima stesura, prosegue speditamente. E di tutto questo non riesco ancora a capacitarmene. 
Quindi il lavoro, l'onestà, l'amore per il prossimo valgono a questo mondo!
Ora vi lascio, non perché vorrei ma perché ho un terrificante dolore alla spalla e al braccio da mesi per cui scrivere al PC è una sorta di tortura cinese, comunque, se siete curiosi o non avete proprio nulla di meglio da fare, qui potete trovare un'intervista fatta a me dalla scrittrice Roberta Marcaccio, nella sua carinissima rubrica "L'ora del tè".
E a proposito di tè, ho appena sfornato un pan di spagna che ho farcito con crema pasticcera. Non occorre che bussiate, servitevi pure, è sul bancone.