sabato 2 dicembre 2017

L'ultimo eroe

Lui non era come gli altri: non cercava approvazione né consensi; non badava all'esteriorità ma arricchiva se stesso giorno dopo giorno; studiava ed era colto non per raggiungere posti di comando e stipendi da capogiro, non per vantarsene e farne sfoggio ma per puro amore del sapere; lui donava rispetto, libertà, il suo tempo, la sua musica, le sue conoscenze GRATUITAMENTE, parola strana di questi tempi. 
Alcuni anni fa lanciai una proposta tramite facebook: corsi serali di lingua cinese in paese dove lui sarebbe stato il nostro insegnante. Ne fu contentissimo. Quando gli parlai della modica cifra che avremmo potuto dargli per il suo servizio, mi rispose: "Ma no, Sonia, lo faccio volentieri.". Provai a ribadire il concetto (a pensarci adesso che stupida sono stata, ma ancora non lo conoscevo abbastanza) e lui sorridendo e con molta pazienza mi fece capire che davvero non era necessario, che non era interessato minimamente al denaro. Dopo qualche tempo lo incontrai e gli comunicai che non c'erano state adesioni sufficienti per il corso... questa cosa credo che lo rammaricò un po' (ma fu solo la mia impressione probabilmente) e come al solito fece solo un sorriso. 
Quante volte in questi anni, quando ero particolarmente sfiduciata, nervosa, inadeguata, ansiosa, preoccupata, soprattutto bisognosa di approvazione, mi sono tornate alla mente le sue parole. Le ho lasciate sedimentare e col tempo ho permesso loro di radicarsi in me: dovevo lasciare libere le persone che amavo, perché è nella libertà e nell'esperienza che si cresce e si ama davvero, dovevo abbandonare le tante ansie generatrici di paure perché noi non siamo nati per questo, dovevo vivere con leggerezza che non vuol dire superficialità, non dovevo pretendere l'amore perché l'altro non mi appartiene. 
L'ultima volta che ti ho visto, poche settimane fa, eri seduto sulla panchina e guardavi le montagne in lontananza. Avrei voluto fermarmi, ma mi sembrava un momento sacro per te e non ho voluto spezzarlo con la mia insulsa presenza. Se avessi saputo che sarebbe stata l'ultima volta che ti vedevo, probabilmente mi sarei seduta accanto a te e avremmo contemplato quelle montagne insieme.
Addio, P., e grazie per tutti i tesori che mi hai lasciato.

8 commenti:

UIFPW08 ha detto...

Una storia sensibile e toccante..
Maurizio

Sonia Ognibene ha detto...

Una storia vera. Ho perso un amico dalla saggezza e semplicità sconfinate. Un immenso dolore.

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Ciao Sonia...questa è una vera testimonianza di vita che trabocca d'amore. Grazie per questo post

Sonia Ognibene ha detto...

Grazie per questo commento, cara Simo. Lui è stato davvero un eroe e il minimo che potessi fare era ricordarlo.

Daniel ha detto...

Cara Sonia,
perdere una persona importante, di quelle che hanno messo radici dentro di noi, come hai espresso bene tu, è durissima. Pur nella consapevolezza che quelle radici rimarranno e produrranno anche fiori e frutti, lo strappo fa male, anzi malissimo.
Ti comprendo e ti abbraccio
Daniel

Sonia Ognibene ha detto...

Grazie, Daniel. Ti abbraccio,

*Susycottage* ha detto...

Parole toccanti Sonia, di quelle che commuovono...
Dev'essere stato davvero una persona speciale come ormai ce
ne sono pochi, sono sicura che vivrà sempre nel tuo cuore ♥
Ciao Sonia ti abbraccio
Love Susy

Sonia Ognibene ha detto...

Sì, non lo dimenticherò mai. Ti abbraccio, cara Susy. E grazie.