lunedì 29 giugno 2009

Corso di Scrittura Creativa: TERZA LEZIONE

Come strutturare la trama: Il Viaggio dell'Eroe - Parte prima -

A chi non è mai capitato di pensare, entrando in una libreria o in una biblioteca particolarmente fornita, che la fantasia degli uomini sia inesauribile e, al tempo stesso, che tutto sia stato già scritto, raccontato, sperimentato?
Eppure, anche se stentate a crederci, tutte le storie scritte nel corso dei secoli possiedono elementi strutturali comuni e seguono ciò che Chris Vogler - e prima di lui, grazie ad una felice intuizione, lo scrittore Joseph Campbell - chiama il “viaggio dell'eroe”. Perciò, non abbiate paura. Non c'è pericolo che i personaggi più autentici e le storie più coinvolgenti possano estinguersi.
Il modello del viaggio dell'eroe, che appartiene ad ogni cultura e ad ogni tempo, può indicare un viaggio reale ma anche metaforico.
Che il vostro protagonista, zaino in spalla, parta per Timbuctù o decida di lasciare il vecchio impiego per una nuova attività, poco importa! In ogni caso sta compiendo un percorso, un viaggio verso l'ignoto che muterà i suoi stati d'animo, stravolgerà le sue convinzioni e lo spingerà a compiere delle scelte.

Un viaggio ha sempre un inizio e prevede delle tappe per giungere a destinazione. Vogler, attingendo dal capitolo IV de L'Eroe dei mille volti di Campbell, ci mostra il modello del viaggio dell'eroe, suddiviso in dodici fasi.

PRIMO ATTO: la decisione dell'eroe di agire
1) Mondo Ordinario
2) Richiamo all'Avventura
3) Rifiuto del Richiamo
4) Mentore
5) Prima soglia

SECONDO ATTO: l'agire in sé
6) Prove, Alleati, Nemici
7) Avvicinamento alla Caverna più Recondita
8) Prova Centrale
9) Ricompensa
10) La Via del Ritorno

TERZO ATTO: le conseguenze dell'agire
11) Resurrezione
12) Ritorno con l'Elisir

Magari la terminologia vi sembra bizzarra o quantomeno desueta. Ciò che conta, però, è che sia efficace.
Procediamo ad analizzare le varie fasi.


Mondo Ordinario
L'eroe -il protagonista della nostra storia- vive nel mondo ordinario. Fate bene attenzione all'accezione “ordinario”, che non vuol dire scialbo, noioso o modesto. È semplicemente l'ambiente in cui vive quotidianamente il nostro protagonista. Se vorremo raccontare la storia di un marziano, il suo mondo ordinario sarà Marte. Se la nostra eroina è una suora di clausura, il suo mondo ordinario sarà il convento nel quale è rinchiusa. Se sceglieremo di parlare di una top model, il suo mondo ordinario sarà un mix di sfilate, voli intercontinentali, feste mondane e apparizioni in TV. Mi sono spiegata?
Il nostro protagonista quindi, intraprendendo il suo viaggio, si allontanerà dal suo mondo per entrare nel mondo Stra-Ordinario.
TANTO PIÙ I DUE MONDI SARANNO DIVERSI, tanto più il lettore si sentirà attratto dalla storia e continuerà a leggerla per placare la sua curiosità.

Richiamo all'Avventura
Al nostro protagonista si presenta un problema, un enigma da risolvere, una sfida da affrontare. Un “richiamo”, quindi, che lo spingerà verso l'avventura, che lo farà allontanare dal Mondo Ordinario.

Es. Un ragazzo obeso si innamora di una splendida ragazza e, per conquistarla, decide di mettersi a dieta. Un investigatore privato, senza più motivazioni per la sua professione, viene ingaggiato per scavare nella vita della sua ex moglie.

Il Richiamo all'Avventura è, dunque, la MOLLA che spinge il nostro protagonista ad agire, a muoversi per raggiungere un OBIETTIVO.
Il lettore si porrà subito degli interrogativi -il ragazzo in sovrappeso riuscirà a seguire la dieta? E l'investigatore riuscirà a scoprire cosa nasconde la sua ex moglie?- e resterà incollato alle pagine per avere le risposte agognate.

Rifiuto del Richiamo
Il protagonista esita a buttarsi nella nuova avventura. È frenato dalle titubanze, dalle paure, da ciò che potrebbe accadergli una volta intrapresa la nuova strada. Rifacendomi agli esempi precedenti, il ragazzo obeso è terrorizzato all'idea di mangiare porzioni ridottissime di cibo e l'investigatore non vuole riaprire vecchie ferite coniugali.

Mentore
Chi è il Mentore?
Un personaggio della nostra storia che può vestire i panni di chiunque e che ha un ruolo ben preciso: spronare il protagonista ad abbandonare le sue paure e aiutarlo ad affrontare l'ignoto.
Per il ragazzo obeso il mentore potrebbe essere l'amico del cuore, la mamma, il vicino di casa. Per l'investigatore un saggio commissario di polizia, la sua attuale compagna. Non c'è limite alla fantasia.

Varco della prima soglia
Il protagonista, grazie ai consigli del mentore, si convince a varcare la soglia dell'avventura. È pronto alle conseguenze. Per essere chiari, il ragazzo obeso esce di casa per andare dal dietologo e l'investigatore accetta l'anticipo per il caso. È nel Varco della Prima Soglia che Vogler fissa il punto di svolta tra Primo e Secondo Atto.

ESERCIZIO 4
Rileggi attentamente le cinque fasi appena descritte e, ritornando al racconto dell' ESERCIZIO 2 della prima lezione, sviluppa il Primo Atto tenendo presente le indicazioni de “Il Viaggio dell'Eroe”.

Buttiamoci anche noi nell'avventura! Ci rivediamo... nel Secondo Atto.

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