Come strutturare la trama: Il Viaggio dell'Eroe – Parte seconda-
Tutto bene? Siete concentrati, motivati, impazienti? Bravi!
Procediamo pure ad analizzare i cinque punti del Secondo Atto.
SECONDO ATTO
Prove, alleati e nemici
Il nostro protagonista è ora nel Mondo Stra-Ordinario. Imbattendosi in nuove sfide, è naturale che stringa nuove amicizie, nuove allenze e si confronti con gli inevitabili nemici.
In questa fase della storia, lo scrittore mostra il protagonista in ufficio, in un bar, in una discoteca, in una palestra, per strada -ogni luogo può andar bene, non ci sono limiti alla fantasia- per farlo interagire con altri individui che lo sosterranno o lo ostacoleranno. È un'ottima trovata per svelare maggiormente l'anima del protagonista e le caratteristiche fisiche e morali dell'antagonista e dei personaggi secondari.
Avvicinamento alla Caverna più Recondita
Non lasciatevi spaventare della definizione. La Caverna non è altro che il luogo duro o pericoloso che il protagonista deve raggiungere per mettere a punto il suo piano.
Di solito, in questa fase confluiscono i preparativi dell'eroe per la “grande battaglia”.
La Prova Centrale
Il protagonista affronta il primo vero pericolo, il primo grande ostacolo che potrebbe annientarlo fisicamente, moralmente o entrambe le cose.
Ricordate: ogni racconto necessita di un momento disperato nel quale l'eroe perde -momentaneamente- la sua battaglia. È un espediente necessario affinché il lettore –completamente identificato con il protagonista e il suo destino- resti avvinto alla storia.
Tornando agli esempi della lezione precedente, il ragazzo obeso, malgrado un iniziale, incoraggiante dimagrimento, cede miseramente alla torta di compleanno di sua sorella, mentre l'investigatore compromette il caso innamorandosi nuovamente della ex moglie.
Ma il protagonista non si abbatte. Combatte e ne esce vittorioso -almeno momentaneamente-.
La Ricompensa
Avendo superato la Prova, l'eroe ha diritto alla Ricompensa. Che può essere reale -una spada magica, una somma in denaro, una casa, la macchina dei sogni, ecc.- o morale – una maggiore autostima, l'amore della donna a lungo desiderata, il matrimonio, la riconciliazione con i genitori, un amico, il rispetto della società e così via.
La Via del Ritorno
Potrebbe rappresentare la conclusione della storia o un ulteriore momento cruciale per il protagonista.
Nel primo caso mettete pure la parola “fine” al vostro racconto e godetevi la vostra prima stesura, nel secondo armatevi di fantasia –vi state avviando verso il Terzo Atto- e braccate il vostro eroe con un ostacolo che rischia di metterlo definitivamente e irrimediabilmente al tappeto.
Il lettore ve ne sarà grato...l'eroe un po' meno.
TERZO ATTO
Resurrezione
Il protagonista si trova ancora una volta a dover fronteggiare la morte -nei casi più gravi- o la disfatta.
La possiamo definire “la fase dell'esame finale” per l'eroe, che dimostrerà –o meno- di aver imparato qualcosa dalle battaglie della Prova Centrale.
Ritorno con l'Elisir
L'elisir è un “tesoro” conquistato attraverso una dura ricerca.
Il protagonista riuscirà ad appropriarsi di alcune certezze che prima del viaggio non aveva: una nuova consapevolezza di sé, la saggezza, la forza, la libertà ecc.
Quindi per riepilogare, Vogler scrive:
“ 1) Gli eroi vengono presentati all'interno del loro MONDO ORDINARIO dove
2) ricevono il RICHIAMO ALL'AVVENTURA.
3) Da principio sono RILUTTANTI e RIFIUTANO LA CHIAMATA, ma
4) vengono incoraggiati da un MENTORE a
5) VARCARE LA PRIMA SOGLIA e a penetrare nel Mondo Stra-Ordinario dove
6) si imbattono in PROVE, ALLEATI E ANTAGONISTI.
7) si AVVICINANO ALLA CAVERNA PIÙ RECONDITA varcando una seconda soglia dove
8) sostengono la PROVA CENTRALE.
9) Si appropriano della loro RICOMPENSA e
10) vengono inseguiti lungo la VIA DEL RITORNO verso il Mondo Ordinario.
11) Varcano la terza soglia e vivono l'esperienza della RESURREZIONE, in seguito alla quale vengono trasformati.
12) RITORNANO CON L'ELISIR: una dote o un tesoro portatori di benefici per il Mondo Ordinario”.
Ora che abbiamo analizzato lo schema è opportuno chiarire che “Il Viaggio dell'Eroe” è solo una linea-guida che lo scrittore può decidere di seguire per rendere avvincente la propria storia.
Inoltre le fasi analizzate possono imboccare un percorso alternativo, mescolarsi fra loro senza che il racconto possa perdere d'efficacia.
Insomma, non dobbiamo seguirlo pedissequamemente come fosse un dogma! Dobbiamo considerarlo solo uno strumento utilissimo per superare l'angoscia della “pagina bianca”, un incentivo a trovare nuove e stimolanti soluzioni creative.
Per quanto mi riguarda “Il Viaggio dell'Eroe” ha rappresentato una svolta decisiva per il mio lavoro. Mettendolo in atto ho accresciuto una nuova consapevolezza delle mie capacità di scrittrice.
E anche se il modello di Vogler sembrerebbe più adatto per la stesura delle sceneggiature cinematografiche, posso assicurarvi che vi fornirà un valido aiuto anche per la narrativa.
ESERCIZIO 5
Un'ora al giorno prosegui la stesura della tua storia, sviluppando il secondo e l'eventuale terzo atto.
Tieni ben presente che le regole, prima di essere stravolte, vanno imparate, metabolizzate e messe in pratica.
Solo quando avrai raggiunto l'abilità e l'esperienza necessarie per costruire una storia drammaturgicamente perfetta potrai fare a meno del modello di Vogler.
Prima di darvi appuntamento alla quinta lezione, voglio precisare che il modello di Vogler non deve concludersi necessariamente con il lieto fine della Ricompensa o dell'Elisir.
L'eroe potrebbe anche morire, perdere l'amore o non imparare nessuna lezione dagli eventi che gli sono capitati. L'eroe non cresce, non matura.
Ritorna sconfitto nel suo Mondo Ordinario.
Magari i fanatici della Commedia ne resteranno delusi, ma la vostra storia risulterà più “realistica”.
Scrivete, scrivete, scrivete!
Letture e felicità 1-20 dicembre
15 ore fa
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