In locanda ieri, tra biscottini al burro e crema catalana, ci siamo confrontati sulla scrittura comica.
- Quanti di voi pensano che sia semplice scrivere cose divertenti? - ho detto io sperando in un silenzio tombale.
E in parte sono stata accontentata perché solo un avventore, il signor Vladimiro, mi ha detto:
- Non è semplice ma... abbastanza semplice, sì.
Il caro signor Vladimiro non ha potuto aggiungere altro perché è stato sommerso dalle urla di dissenso degli altri ospiti che per la foga sputavano frammenti di biscottini al burro tutt'intorno.
Ho invitato alla moderazione e ho chiesto a Vladimiro perché mai pensasse fosse abbastanza semplice.
- Perché per delle battute idiote non serve mica andare all'università. - mi ha risposto.
- E se le dicessi che in America ci sono dei corsi che insegnano proprio la scrittura comica, lei ci crederebbe?
- In America si bevono proprio tutto... - ha risposto dondolando la testa.
Gli ospiti hanno sorriso e io ho detto:
- Non ha tutti i torti, lo sa? Ma mi ascolti bene... c'è un tizio, un certo John Vorhaus, che ha scritto un saggio illuminante: "The Comic Toolbox: How To Be Funny Even If You Are Not".
Grazie a questo saggio non occorre più avere un senso dell'umorismo particolarmente spiccato per cimentarsi in scritture comiche perché l'autore dà, a TUTTI, gli strumenti e i suggerimenti giusti per farlo!
- Senti, senti... com'è? Raccontaci! - ha detto Roberta.
- Be', innanzitutto Vorhaus parte da un'affermazione chiara che potremmo definire un assioma: la COMICITA' è VERITA' e DOLORE.
- In che senso?
- Nel senso che spesso si ride perché qualcuno, anche raccontando una semplice barzelletta, ci mette davanti delle verità dolorose che abbiamo sperimentato o sperimenteremo nella vita.
I tanti monologhi di alcuni comici di Zelig sul rapporto tra i sessi, infatti, fanno proprio emergere una di queste verità: i due sessi sono pieni di difetti e poco compatibili. Sentite qua: Adamo chiede a Dio: "Dio, perché hai fatto le donne così morbide?"
Dio risponde: "Per fartele piacere".
Adamo: "Dio, perché hai fatto le donne così calde e affettuose?".
Dio: "Per fartele piacere".
Allora Adamo chiede: "Ma Dio, perché le hai fatte così stupide?"
E Dio risponde. "Per fare in modo che tu gli piacessi".
- Ben detto! - ha esclamato Yvonne.
- Guarda che la donna non ne esce mica bene! - ha replicato Vladimiro.
- Vladimiro ha ragione, sta proprio in questo la verità e il dolore. Comunque, Vorhaus va avanti e parla di premessa comica, frattura tra realtà comica e realtà vera, proponendo una serie di esercizi interessanti. Poi elenca 3 tipi di conflitto comico: l'uomo contro il mondo, l'uomo contro gli individui, l'uomo contro se stesso, quello più divertente. E anche in questo caso ci sono degli esercizi da sperimentare per mettere alla prova le nostre capacità comiche.
Poi ho fatto passare il libro tra i tavoli, che ha rischiato più volte di inzaccherarsi con la crema catalana, e tutti si sono detti pronti per questa nuova avventura.
E anche a voi dico: acquistate questo saggio nella versione italiana: "Scrivere il Comico" della Dino Audino Editore e fate esplodere l'umorismo che avete dentro.
Credetemi, sarà un'esperienza travolgente.
Io grazie a questo saggio ho scritto il soggetto per una sit-com. Chi l'avrebbe detto?