Ciò che voglio adesso è dedicare un po’ del mio tempo a voi, miei avventori, e a tutti quelli che per svariati motivi si riposeranno da me… anche per un solo istante e non arriveranno alla fine di questo post.
Ve lo dico: scrivo lentamente, faticosamente. Non perché sia affranta, no… svuotata.
Trascorro le mie giornate vivendo soltanto per alcune persone speciali. Ne assaporo le smorfie, i sorrisi, le risate. Per loro i miei pensieri, le mie energie, tutto il mio tempo.
Perciò che resta di me?
Domani ci sarà la Grande Attesa e mi auguro (anzi, credo fermamente) che quel Bambino pensi al mio e a tutti quelli che nel mondo sono orfani pure di speranza. Che quel Bambino mi conduca alla pace del cuore, illuminando la mia strada e quella di chi è con me. Che quel Bambino abbia pietà di ciò che sono e siamo. Che quel Bambino mi faccia ritrovare le parole e la gioia della condivisione.
Stringendovi virtualmente (ma sinceramente) vi auguro, dunque, un Santo Natale.
Amate! E non lasciate che l’odio e l’egoismo vi trasformino in esseri senza Luce.