lunedì 8 giugno 2009

Chi sei tu?

Queste due settimane sono volate via a scatti, come fossi un passerotto implume alle prese col suo primo volo. Sono caduta e mi sono rialzata, poi ho spiccato il volo, ma per ritornare al mio nido: la mia locanda.
Per molti giorni non si è visto nessuno nei paraggi, nessuno a cercare rifugio e un po' di buona birra, così mi sono incamminata lungo il pendio, sferzata dalla pioggia, col fango a fagocitarmi gli stivali, ma più leggera delle viole che cerco di non far appassire.

Poi ieri, mentre ero ipnotizzata dal romanzo "Eve Green" di Susan Fletcher, ho sentito delle voci pigolare al di là delle finestre. Il pigolio è diventato un chiacchiericcio e, quando la porta si è spalancata, le voci hanno preso il sopravvento su tutto: sul romanzo, la quiete, la mia leggerezza.
Ed è così che il signor S. ha esclamato di aver fatto tanta strada solo per festeggiare alla locanda il suo compleanno.

Non mi sono persa d'animo e ho preparato subito tiramisù, semifreddi all'amaretto, dolcetti al riso soffiato e salami di cioccolata.
Non sono mai senza mascarpone, panna, cacao e biscotti vari.
I dolci sono come i libri: irresistibili.

BonTon guardava stranito quella bizzarra comitiva di lettori appassionati e di aspiranti scrittori.

A metà serata abbiamo fatto il gioco del "Chi sei tu?". Ognuno di loro doveva prima scrivere la risposta su un foglio usando al massimo 5 parole, per poi leggerla davanti a tutti.
E' stato un esperimento molto istruttivo per tutti.
Non potete immaginare quanto si possa comprendere di un individuo solo ascoltando la risposta ad una domanda, all'apparenza, tanto banale.
C. ha detto: Io sono una moglie.
F.: Sono un ottimo avvocato.
R.: Devo ancora capirlo.
S. : Una persona timida.
C'è anche chi ha risposto dicendo il proprio nome e cognome.

Noi siamo tante cose, ma ci riconosciamo essenzialmente proprio per quella prima caratteristica che buttiamo là, su un foglio o a voce, senza lambiccarci troppo il cervello e soprattutto senza sprecarci in vuoti giri di parole.
C. è una moglie, ma nel suo tono c'è rassegnazione, stanchezza. C. si sente in trappola e tutto ciò che sente di essere è una donna incatenata al suo matrimonio.
F. crede che il valore di un uomo dipenda dal suo lavoro e dal suo conto in banca: non è solo un avvocato, è un ottimo avvocato. Il resto è un optional.
R. è un uomo che ha vissuto tante esperienze, forse un tempo pensava di aver capito chi fosse davvero, ma poi la vita ha scoperto altre carte e lui è di nuovo alla ricerca della sua identità.
S. vive la sua timidezza in modo tanto tragico da confondersi con essa. S. non si sente una moglie, una mamma, una brava lavoratrice, una donna con desideri... è solo timida.

Anch'io ho scritto la mia risposta su un foglietto.
- Tu chi sei? - mi ha chiesto il festeggiato.
- Una donna che vuole volare. - ho risposto.
Quando hanno lasciato la locanda ho riordinato e sono rimasta per molto tempo alla finestra a guardare la luna piena. E ho pensato alla mia risposta scritta di getto... una donna che vuole volare.

E chi siete voi? Provate a scriverlo senza rifletterci, in 5 parole.
La sintesi è la chiave per capire voi stessi e il mondo.

13 commenti:

Omar ha detto...

Ecco le (quasi) cinque parole per dirti chi sono: "Un nomade che cerca il proprio karma".

Gianluca ha detto...

I am what I am (the words are few...but the meaning is true!!!)

Sonia Ognibene ha detto...

Grazie Omar, spero che tu riesca a trovarlo. Un abbraccio.

Hi Gianluca! Welcome to my Holiday Inn.
Your answer shows that you completely approve of yourself even if something goes wrong in your life.
Please, come back soon!

Sonia

Gianluca ha detto...

hey Sonia, I like your "Holiday Inn
in the middle of the moors". Certainly, I'll read your blog through: it must be worth it. Love

Sonia Ognibene ha detto...

Thanks a lot, Gianluca!
Kisses

Sonia

JFK ha detto...

buongiorno Sonia, volentieri partecipo al gioco del chi sei, solo un attimo per posarmi sul comignolo della locanda più di charme mai sorvolata.
Di là del fiume, nella città in cui abito, una lapide ricorda dove visse e romanzò Emilio Salgari.
Non sarà forse un caso allora,se io mi penso come:
" un uomo sempre in volo "
Con simpatia
JFK

Sonia Ognibene ha detto...

Grazie, JFK, per aver accolto il mio invito e benvenuto nella mia locanda!
Non scrivo tutti i giorni per ovvi impegni di "locandiera", ma sono sempre qui per i vostri pensieri, suggerimenti o commenti.
A presto, allora, e ancora grazie! :-D
Sonia

JFK ha detto...

Non devi preoccuparti della quantità di ciò che produci, è la qualità molto raffinata. Del resto sono appena arrivato e mi occorre tempo per visitare tutte le stanze, poi vorrei fare qualcosa, anche aiutare a rassettare la locanda, per arrivare a meritarmi l'assaggio degli scones, termine sconosciuto, ma che avverto sciogliersi in bocca come la Terra Promessa.
In cambio, poiché adoro correre nella brughiera, posso mantenere in forma il tuo cane e, al bisogno, tener botta al signor A. cercando di limitarne il consumo di pipa e cherry.
Aspetto fuori che si liberi una stanza, ok?
Chiederò ospitalità alle pareti della cuccia di Bon Ton.
Ciao

Sonia Ognibene ha detto...

Molto divertente, JFK! :-D
Sei gentile a voler rassettare la locanda.
Appena si libera una stanza ti chiamo!
Nel frattempo puoi sempre fare una capatina in locanda, così ti faccio assaggiare gli scones e anche i brownies... se ti piace correre nella brughiera, questi dolcetti dovresti proprio conoscerli.

Buona serata!
Sonia

JFK ha detto...

Visitando altre stanze ho scoperto un vecchio gioco e deciso di parteciparvi, anche se il concorso sarà chiuso e i premi assegnati.
Così,per l'innato gusto del giocare

Si rigirò quella strana chiave tra le dita. Era sicuro di non averla mai vista prima. Sentì dei passi dietro alla porta socchiusa e la affondò prontamente nel vaso dei nontiscordardimé…
…tutto poteva attendersi, non quello che seguì. Bon Ton sporse le orecchie sulla soglia della cuccia, in ogni particolare ricalcante la vicina locanda: “ Ti stavo aspettando, entra.”
“ Devo aver corso troppo tempo nella brughiera e sono finito nel Paese degli Hobbit “ pensò alla vista di un cane parlante, dentro una cuccia a due piani, con giardino di nontiscordardimé.
“ La padrona della locanda mi ha dato la chiave della dependance, ma non pensavo fosse già occupata.”
“ Vieni, su entra, staremo un po’ stretti, ma qui troverai un vero resort a cinque stelle con idromassaggio.”
Entrò e vide, in un angolo accanto al caminetto, il Signor A. colloquiare con il fondo d’una bottiglia di cherry.
Sì, era fra gli Hobbit. Non si chiese più nulla quella notte, neppure quando Bon Ton lo invitò ad abbaiare alla luna.

By Sonia, spero di essermi guadagnato una crosta di formaggio con gelatina di vino. La torta di spinaci e prosciutto dubito abbia resistito ai ripetuti assalti della brigata di lettori.
Ora torno nella cuccia ad abbaiare con Bon Ton.
In realtà, mentre lui ulula come un cane di razza, i miei sono gargarismi allo cherry, modulati su quella parola che mi tormenta l'animo:
" Scoooooones...scoooooones!!!"

Buon w.e. da JFK

Sonia Ognibene ha detto...

AhAhAh :-D, ti sei guadagnato molto più che una crosta di formaggio.
Ho appena preparato gli scones, ma non mi hai detto se li vuoi salati o dolci... ci posso mettere anche i pezzetti di cioccolato, sai?
Se ti piacciono i canditi, mi dispiace ma io li detesto, perciò non ne troverai mai di farciti così nella mia locanda!

Interessante e fuori dagli schemi il tuo pezzo: se l'hai salvato sul tuo PC, potresti postarlo anche nella sezione appositamente dedicata? Post 10 maggio: Serata alla locanda.
Mi farebbe piacere avere i pezzi tutti lì.

Il concorso non è finito e non era un concorso, così come non c'erano premi, non per il momento, almeno.
A presto.
Sonia

JFK ha detto...

Ben ritrovata Sonia. Come da tue istruzioni, ho spostato la storia nei commenti appropriati.
Trasloca di qua e di là, vorrei capire dove lascerai tu i miei scones.
Non finiremo per rincorrerci in un circolo vizioso?
Dei canditi non preoccuparti, sono un optional per cui non vado pazzo
Per il resto, sceglierei tutto, dolci e salati, con scaglie di cioccolata va benissimo.
Insisto per mettere ordine in cucina, dopo. Sarei contento, se mi leggessi brani da "Eve Green" come sottofondo.
Un saluto a te e Bon Ton ( è troppo grasso, ma chi non lo sarebbe vivendo alla locanda? )
JFK

Sonia Ognibene ha detto...

Ti aspetto in locanda, allora.
Per gli scones vedi istruzioni nell'altro post!

Per "Eve Green" a breve ne scriverò la recensione, così se avrei voglia di leggerlo...

Grazie mille per aver postato il tuo testo nel post di riferimento.
Sei un avventore molto servizievole. :-D

Sonia