lunedì 22 giugno 2009

Corso di Scrittura Creativa: SECONDA LEZIONE

Il tema: messaggio morale o filo conduttore?

Rieccoci di nuovo insieme. Siete pronti per una nuova stimolante lezione?

Oggi parleremo del tema.

Molti confondono il tema con il messaggio morale, l'intento didattico o l'analisi critica dell'opera.
Niente di tutto questo.
Il tema è il senso della storia, il suo filo conduttore.
Mi spiego meglio. Per troppi anni ho scritto racconti che erano solo un susseguirsi di accadimenti che portavano al sospirato epilogo, senza curarmi di cosa parlasse davvero il mio racconto!
Un tizio si alzava, faceva qualcosa, si ritrovava in mezzo a qualcosa e reagiva a qualcosa.
Quale interesse poteva suscitare nel lettore?
Ve lo dico io: nessuno.
Così ho cominciato a guardare la trama da una prospettiva diversa e a pormi delle domande precise: perché sto parlando di un'anziana signora che finisce per strada a fare la barbona? E perché racconto le vicissitudini di un uomo, la fine del suo matrimonio e del suo lavoro precario?
Ho riflettuto, analizzato, sviscerato e, alla fine, ho compreso.
La sfortunata vecchietta era all'interno di un concetto più ampio: io stavo parlando dell'indifferenza umana! Era proprio l'indifferenza umana il filo conduttore della storia, il contenitore nel quale il mio personaggio agiva.
E quando stravolgevo la vita del mio cinquantenne, stavo in realtà parlando della crisi dei valori e del tramonto delle certezze!
Quando ho individuato i temi delle mie storie, tutto mi è apparso più chiaro. Non c'erano più strane ombre informi o buchi sensoriali che mi facevano andare a tentoni.
Era il tema stesso a prendere per mano i miei personaggi e a condurli al traguardo finale.
Io dovevo solo assecondarlo e lasciarmi guidare.
Ovviamente ho ripreso in mano i racconti e li ho rimaneggiati alla luce della nuova, strabiliante scoperta.
Le storie ne hanno tratto beneficio e anche il mio amor proprio.
Qualcuno mi ha detto: “Questa versione è decisamente migliore! Brava!” e altri, che precedentemente si erano sperticati in critiche entusiastiche, hanno aggiunto: “Hai fatto bene a rivedere il racconto. Prima era poco convincente”.
Questo cosa vi fa capire?


Primo: non si finisce mai di imparare.
Secondo: la nuova versione di un racconto è sempre migliore della precedente.
Terzo: mai fidarsi del giudizio degli amici... :-D

Dovete sapere, però, che alcune volte il tema si fa notare in tutto il suo splendore e in altre si diverte a giocare a nascondino. Questo accade soprattutto nei romanzi, dove le sottotrame possono trattare un tema discordante da quello principale.


Ma come si fa ad inviduare il tema?
Condensando la trama in una frase o in una parola.
L'essenza è il tema della storia.


ESERCIZIO 3
Prendete un vostro vecchio racconto – o quello che avete sviluppato nell'esercizio 2 della prima lezione – e individuatene il tema o i temi. Scegliete quello più interessante e, se ritenete che la storia non sia sviluppata in modo naturale intorno ad esso, apportate delle modifiche.


Si può fare a meno del tema?
Nella vita non abbiamo grosse certezze, ma un dato oggettivo c'è per noi aspiranti scrittori: tutte le grandi storie hanno un tema!
Non ci credete? Prendete il vostro romanzo preferito e rintracciatelo.
Prima di procedere, però, è giusto che vi sveli un segreto: può capitare che il tema individuato da voi non sia quello previsto dallo scrittore. E ad essere sinceri, a smarrirsi “in una valle oscura” sono spesso proprio i critici letterari che, nell'affannosa ricerca della parola forbita e dell'interpretazione più insolita o scioccante, perdono di vista l'essenza di una storia.
Perciò, siate semplici e... ricettivi.
In ogni caso, anche se doveste dare un'interpretazione difforme da quella dell'autore, non sarà di certo un gran danno. Le opere della creatività umana sono scrigni da cui possono venir fuori gemme diverse ma ugualmente preziose.

E ora, attenzione: l'errore che non dovrete mai fare come scrittori è decidere un tema e costruirci sopra la trama!
Se imboccherete questa strada i personaggi saranno pupazzi al servizio delle vostre convinzioni, la trama si sfilaccerà e non avrete più nessun racconto.


Lo scrittore di narrativa non è un religioso, un politico o un filosofo! Non spetta a lui impartire lezioni di vita. Può farlo, certamente, ma raccontando innanzitutto una bella storia! Altrimenti è bene che dedichi il suo tempo a scrivere saggi o dissertazioni accademiche che non necessitano di trame letterarie.


Ricordate, allora: prima procedete con la trama e, verso la fine della prima stesura, scovate il tema tra le pieghe di un dialogo, nella descrizione di un paesaggio, nella scelta di un vocabolo.
Ciò vi sarà utile nelle stesure successive, quando renderete ogni scelta narrativa naturale e funzionale al tema.
Buon lavoro!

12 commenti:

JFK ha detto...

Senti cosa ti dico Sonia, ho letto con grande attenzione i consigli che a piene mani hai elargito e mi è tutto chiaro ora, è meglio se mi dedico a Bon Ton.
Il fatto è che le trame più interessanti mi nascono sempre mentre corro, ma non posso certo batterle a macchina in quel momento.
Deve essere una questione di ossigenazione del cervello, appena smetto, le idee impazziscono come la maionese.
Del resto, non per assolvermi sia chiaro, ma ho pensato:
" se tutti scrivono, non legge più nessuno."
E io adoro stare ad ascoltare mentre dai vita alle pagine di Eve Green intorno al fuoco, a beneficio delle signore un po' avanti negli anni e più giù con la vista.
Del resto tu hai scritto che la felicità è bastare a se stessi e solo le emozioni possono trasformare l'individuo in uomo di valore.
Le mie corrono sui sentieri della brughiera, gioiscono della pioggia sul viso, amano ricevere una carezza dall'erica che si piega docile sotto il vento.
Non so se c'è posto per uno così nella locanda, fammelo sapere nel caso.
A chi sta iniziando con te il percorso, certamente più avventuroso, del corso di scrittura creativa va tutto il mio incoraggiamento e, a pelle, l'impressione che non troveranno guida più competente, attenta e premurosa di te.
A presto leggerti e un caro saluto JFK

Sonia Ognibene ha detto...

Credo che in te ci sia molta più poesia e profondità di quanto tu voglia far credere.
I tuoi ultimi commenti ne sono la riprova.

In ogni caso, il corso di scrittura creativa è solo una delle tante sfaccettature del mio luogo senza tempo, per cui non correrai il rischio di annoiarti.
C’è posto per tutti in locanda, perciò sarai sempre il benvenuto.
Non c’è posto per la maleducazione e la grettezza d’animo, questo sì.
Del resto, chi riesce ad emozionarsi per la pioggia che scende sul viso e per la carezza dell’erica che si piega al vento, ha già compreso che la vita è ben altro che una corsa ai capricciosi bisogni di un mondo insensato.

Buona serata JFK.

JFK ha detto...

Mi hai fatto arrossire come una crostata di raspberries con le tue parole, non me le aveva mai scritte nessuno.
Vado a fare una corsetta in brughiera intorno al laghetto incassato fra le dolci colline, prima che tu mi veda.
Così dopo potrò dire di essere accaldato.
Bon Ton è con me, non mi molla più.
Buona giornata Sonia.

Sonia Ognibene ha detto...

Ah-Ah-Ah... :-D
Buona giornata anche a te!

JFK ha detto...

Hello Sonia, non so cosa sia successo giù al lago stamani, se un Loch Ness Monster, ravanando con la coda a pelo d' acqua, abbia asperso la mente fertilizzandola o che altro.
Fatto sta che, rientrando alla dependance con Bon Ton, mi sono accorto che un'idea nata per caso e nutrita dalle endorfine sprigionate nella corsa, non era scivolata nello scarico della doccia insieme ai sudori, ma insisteva nel bussare alla porta.
Ho preso penna e buttato giù dal letto la signora in guanto nero (strilla ancora adesso perché, afferma, alle signore bisogna dare il tempo per truccarsi).
Ma io non ce l'avevo il tempo per assecondarla e l'ho cacciata a viva forza in una storia da Grand Guignol per la quale mi perseguiterà in eterno.
Ecco, solo questo volevo dirti e insieme darti la buona sera.
JFK ;-))

Sonia Ognibene ha detto...

Poverina...
Visto il tuo lato umoristico, avresti potuto farla diventare un personaggio della commedia dell'arte, altro che Grand Guignol!

...Forse le passeggiate al lago non ti fanno poi così bene ;-)

Notte.

JFK ha detto...

Fanno molto bene a Bon Ton le passeggiate al lago, se vuoi saperlo. Ha quasi smaltito le maniglie sui fianchi, dovute all'incetta di mascarpone, panna, cacaco e biscotti vari che lasci inavvertitamente (o pietosamente) cadere sul pavimento. Se ne sta per ore ritto sulle zampe posteriori, davanti allo specchio d'ingresso della dependance e medita le vacanze di programmarle per conto suo quest'anno.
" Altro che brughiera! " lo sento borbottare " le vasche sulla spiaggia di Riccione mi vado a fare, con il fisico che mi ritrovo."
Ti prego, non odiarmi per questo Sonia.
JFK nascosto dietro un cespuglio di brugo, in fondo alla brughiera.

Sonia Ognibene ha detto...

Allora credo che tu abbia sbagliato Jack Russell!
Il mio BonTon è in perfetta forma e, da amante degli animali e della pulizia, io non lascerei mai cadere panna, biscotti e cacao a terra.

Ciao JFK :-)

JFK ha detto...

Cielo, Sonia! Come posso costruire storie credibili partendo dalla perfezione?
Se non cade neppure la punta di un biscotto sul pavimento e Bon Ton mai si lascia andare a qualche intemperanza, non resta che attaccarsi al collo della bottiglia di cherry come il rubicondo Signor A.
Poi non dire che facciamo torto alla reputazione della locanda, se accogliamo i visitatori con la ola e cantando:
A Man's A Man for A'That.
All'io bambino e al mito dell' auriga di Platone vogliamo dedicare nello spazio senza tempo un tavolo di discussione e insieme una manciata di scones?
Beh...io vado, ho parlato anche troppo, oggi ho in programma di correre sulle creste delle colline che circondano il lago e vorrei spingermi fino al rilievo che si staglia più in alto della linea scura e piatta all'orizzonte.
Bon Ton? Credo resterà in camera a darsi il gel, i Jack Russell quando si mettono in testa una cosa...
JFK, runner highlander, saluta Sonia e le ruba un biscotto, senza farlo cadere..
:-D

Sonia Ognibene ha detto...

Non c'è bisogno che lo rubi, basta chiedere.

Ciao runner highlander.

JFK ha detto...

va bene, non lo rubo allora, te lo chiedo, così puoi sempre dire che non lo merito.
JFK cinque in condotta, non ammesso alla locanda.
Gute nacht fraulein.

Sonia Ognibene ha detto...

Nessun cinque in condotta, don't worry.
Per un biscottino, poi!

Buona serata.