Avete ragione, può sembrare strano, ma non così ovvio per tutti. I più grandi scrittori, e anche quelli che "portano a casa la pagnotta", sono così innamorati della parola scritta che non possono fare a meno di leggere qualunque cosa sia degna (o non degna) di essere letta. Sì, perché la lettura è ispirazione, è palpito, è rabbia, è sogno... è vita tutta!
Invece... altri scrittori (che credono di esserlo solo perché hanno il loro nome su un testo stampato, spesso autoprodotto) snobbano puntualmente ogni testo in commercio. Sono del tutto disinteressati a ciò che i loro colleghi hanno da comunicare.
Ma io dico: possiamo crescere, migliorare se non ci confrontiamo con "i sommi" e anche con "i mediocri"?
Come possiamo sradicare le banalità dello stile, della struttura, dei dialoghi, della trama se non leggiamo neanche un libro all'anno?
NON POSSIAMO, ecco tutto.
Perciò, spero di non sentire più frasi come queste in risposta alla mia: "Hai letto qualche libro dei comici di Zelig?", "No, io non leggo niente, sennò mi metto a copiare gli altri" (n.d.r. invece le sue battute erano così banali e trite proprio perché non leggeva e non sentiva mai nessun comico).
Oppure: "Ti consiglierei di leggere diversi saggi di scrittura creativa perché ciò potrebbe aiutarti nella stesura del romanzo che hai in mente.". "Ah, ma figurati, io non ho tempo da perdere!" (n.d.r. in 5 anni non ha ancora portato a termine il suo primo romanzo).
Meditate gente, meditate.
6 commenti:
Ciao Sonia,
mi piace molto questo post, perchè rispetta totalmente il mio pensiero ...
E' impossibile scrivere non non si legge, ed io aggiungo, che è impossibile vivere senza la compagnia, la presenza e l'anima di un buon libro, qualunque esso sia.
Buonanotte!!! :-)
Grazie Mirtilla
noi siamo molto simili per certi versi.
Buona giornata.
Spero di riuscire a vedere la tua intervista su SKY.
Bacioni
Sonia
Ne sarei molto lieta.
Il 12 novembre sarò a Roma, per la presentazione di "Petali d'anima".
Sarà un'altra giornata emozionante.
Un bacio a te.
Allora in bocca al lupo!... Per me sarà impossibile esserci fisicamente.
E poi devo ancora acquistare il tuo libro. Ma lo comprerò e lo leggerò: it's a promise!
Sonia
Una volta Stefano Benni, a chi gli chiedeva perchè mai scrivesse, rispose così: "Perchè mi piace leggere."
Al di là della battuta, se vogliamo anche facilina facilina, il pensiero espresso dal bolognese è verissimo.
E' infatti fondamentale saper salire (come diceva qualcuno) sulle spalle dei giganti, poichè siamo... nani.
Ma così, possiamo vedere, forse, più in là di loro.
Ed è anche un discorso di umiltà, mi pare...
Un caro saluto!
Ben detto... ed io adoro Stefano Benni... la sua ironia, il suo sarcasmo, la sua comicità al veleno.
Ciao Riccardo.
Sonia
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