Vivendo sempre nel fango troviamo desiderabile la vita dei lombrichi e ignoriamo il volo delle aquile.
Sonia Ognibene
4 commenti:
old runner
ha detto...
Tre lombrichi si trovarono al bar. Uno magnificava il fango argilloso in cui viveva: “ è l’ ideale per i dolori lombro articolari “. Il secondo s’era scavato la tana nella melma d’una palude: “ fresco d’estate e mai sotto zero d’ inverno, è come avere il condizionamento “. Il terzo, che abitava nell’ humus soffice, storse un paio d’anelli: “ noi possiamo mettere il capo fuori e guardare il volo delle aquile “. Venne l’estate torrida e l’argilla seccò, stritolando in una morsa la vita del primo. In una notte senza luna un’autobotte scaricò veleni industriali e nella palude cessò ogni forma di vita. Quanto al lombrico dei quartieri alti, con giardino condominiale vista montagne, fu visto per l’ultima volta allontanarsi nel becco di un’ aquila. Poi dicono vita da cani, è dura, durissima pure per i lombrichi. Va da sé, che è meglio nascer aquila.
Oh cielo! Che disastroso Ritorno al Futuro! Era meglio se restavo con la Signora Smith a raccattare le mele cotogne nel bosco di foglie gialle. Penso che dovremo concordare una ammenda penitenziale. Che faccio, restituisco la crostata di more o i biscotti alla cannella?
Il tuo pensiero però, non l'ho affatto sottovalutato. Era davvero profondo, almeno come l'azzurro di quel cielo.
Quel che è mangiato, è mangiato... credo non ci sia più molto da restituire :-)
Grazie per il "buon week-end", ma sono ammalata e spero di superarlo senza ulteriori complicazioni. Lunedì si torna al lavoro. Buon week-end a te, invece.
"Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta, ed è per questo che sono diverso", diceva Frost. E questa, aggiungo io, è la locanda che troverete proprio alla fine di quella strada, in mezzo alla brughiera.
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4 commenti:
Tre lombrichi si trovarono al bar.
Uno magnificava il fango argilloso in cui viveva:
“ è l’ ideale per i dolori lombro articolari “.
Il secondo s’era scavato la tana nella melma d’una palude:
“ fresco d’estate e mai sotto zero d’ inverno, è come avere il condizionamento “.
Il terzo, che abitava nell’ humus soffice, storse un paio d’anelli:
“ noi possiamo mettere il capo fuori e guardare il volo delle aquile “.
Venne l’estate torrida e l’argilla seccò, stritolando in una morsa la vita del primo.
In una notte senza luna un’autobotte scaricò veleni industriali e nella palude cessò ogni forma di vita.
Quanto al lombrico dei quartieri alti, con giardino condominiale vista montagne, fu visto per l’ultima volta allontanarsi nel becco di un’ aquila.
Poi dicono vita da cani, è dura, durissima pure per i lombrichi.
Va da sé, che è meglio nascer aquila.
Sì Sonia, per tua disgrazia sono tornato.
Un embrasse
Come distruggere un pensiero profondo...
;-D
Buona serata, anzi, buona giornata.
Oh cielo! Che disastroso Ritorno al Futuro!
Era meglio se restavo con la Signora Smith a raccattare le mele cotogne nel bosco di foglie gialle.
Penso che dovremo concordare una ammenda penitenziale.
Che faccio, restituisco la crostata di more o i biscotti alla cannella?
Il tuo pensiero però, non l'ho affatto sottovalutato.
Era davvero profondo, almeno come l'azzurro di quel cielo.
buon w.e.
Quel che è mangiato, è mangiato...
credo non ci sia più molto da restituire :-)
Grazie per il "buon week-end", ma sono ammalata e spero di superarlo senza ulteriori complicazioni.
Lunedì si torna al lavoro.
Buon week-end a te, invece.
Sonia
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