domenica 9 maggio 2010

Coraggio!

Il mio pensiero oggi va a tutte quelle mamme che si sentono colpevoli e diverse per aver dato alla luce un figlio con disabilità, a tutte quelle mamme che assistono i loro figli nella malattia e nelle lunghe degenze in ospedale, a tutte quelle mamme che ammalate gravemente non possono godere dell'abbraccio dei loro figli.
Ma soprattutto penso a tutte le mamme che non sanno dove siano i loro bambini, strappati al loro amore senza pietà, e a quelle che, vivendo il dolore più lacerante, non hanno più i loro figli.

A tutte voi posso solo dire: CORAGGIO!
Non lasciate spazio alla disperazione, né al senso di colpa e alla prostrazione fisica e mentale!
Una mamma è mamma per sempre: rinvigorite dunque quelle forze che credete perdute e lasciatevi travolgere ancora dalla LUCE che darà un senso nuovo alla vostra esistenza!
Vi abbraccio tutte con amore infinito.


10 commenti:

Miriam ha detto...

Non potevi pensare post più in sintonia con l'esperienza che mi è capitata stamattina.
Te la descrivo(spero) brevemente...
In mattinata apro il cellulare e leggo un lungo sms col numero non registrato nella mia rubrica(mi ricordai poi che lo cancellai.....) che dice queste testuali parole: "Carissima Miriam, so che non ci sentiamo da tempo ma sono certa che questo sms ti sarà gradito. D.(il nome del loro bambino)vuole farti partecipe dei suoi primi passi, ha finalmente iniziato a camminare e noi non dimentichiamo che sei tu ad averlo iniziato e formato nelle sue autonomie, anche se stiamo raccogliendo i frutti solo ora. Perciò grazie, però dovresti avere pure tu la gioia di vederlo, quindi quando potrai noi ti accoglieremo con piacere".
Mentre terminavo di leggere il messaggio, ho sentito un nodo alla gola, un'emozione che non potrei descriverti, mi sono commossa perchè quel bambino è stato un mio pazientino che ho trattato a domicilio, quando tutto sembrava una scommessa, persino la sua stessa sopravvivenza...Iniziai l'avventura riabilitativa qundo lui aveva solo 3 mesi, mi resi conto fin da subito della gravità della sua patologia, si trattava di una malattia rara, i genitori erano disperati, tuttavia non esitai a prenderlo in carico dal giorno seguente!
La nostra avventura durò 3 anni e il bambino reagiva bene e faceva tanti importanti progressi neuro motori. Un giorno la mamma decise però di cambiare Centro Riabilitativo con un altro Centro, secondo lei più organizzato e più rispondente alle sue aspettative...Lasciai il bambino con molta tristezza, senza poter far niente per dissuadere quei genitori...che tra l'altro non furono presenti l'ultimo giorno di terapia del bambino, ci lasciammo senza salutarci, ricordo però la nonna, mi abbracciò e pianse a dirotto senza che potessi consolarla...
Da allora sono passati diversi anni, penso almeno 5/6 anni...
Inutile dire che rivedrò il bambino al più presto e forse guardando negli occhi sua madre qualcosa oggi sarà diverso!
(perdona, è lunghissima questa cosa, non sono riuscita a sintetizzare di più, ma è un mare questa storia che riemerge grazie al tuo post....)
Un abbraccio anche a te!!!

Sonia Ognibene ha detto...

Dilungati pure quando vuoi, cara Miriam, se riesci a fare emergere tanta tenerezza e commozione.
Queste storie scaldano sempre il cuore e ci danno un grande messaggio: mai arrendersi, anche quando tutto sembra inutile o impossibile.
E' meraviglioso il tuo lavoro... continua sempre ad aiutare chi soffre.
Ti auguro di provare una gioia immensa quando rivedrai il tuo piccolo paziente.
Che Dio ti benedica.

ila ha detto...

Grazie. Riconosco una parte di me in quello che dici.. io che mi sento in colpa per i problemi di salute di mio figlio.

Sonia Ognibene ha detto...

Ila, non devi angosciarti o torturarti per i problemi di salute di tuo figlio, non devi assolutamente!
Nessuna mamma vorrebbe la sofferenza o il disagio per il proprio figlio e tu non fai eccezione. Purtroppo queste cose accadono: alla nascita o dopo.
E possiamo farci molto poco. Perché colpevolizzarci?
Dobbiamo solo munirci di tanta forza e di tanto coraggio, sorridere anche al dolore, per donare ai nostri figli e a noi stesse la gioia dell'amore e della serenità.
Se hai voglia di parlare o di sfogarti con me dei tuoi problemi, io sono qui e non pubblicherò il tuo commento se mi dirai di non farlo. Lo terrò solo per me.
Ti abbraccio forte, Ila.

ila ha detto...

Grazie Sonia..terrò sicuramente presente la tua disponibilità, ritieniti pure autorizzata a pubblicare il mio commento.
La tua nota nel blog ha centrato a pieno l'argomento.
Non è sempre facile vincere i momenti di sconforto in casi come il mio.

Sonia Ognibene ha detto...

E tu, cara Ila, ritieniti pure autorizzata a scrivermi quando vuoi, se il dolore è troppo forte, se hai voglia di confrontarti con me o hai semplicemente voglia di rilassarti un po'.
Non so se ti piace leggere o scrivere, ma sono ottime armi per sublimare la sofferenza.
Buona serata a te e a tuo figlio.

aurora ha detto...

ciao, scopro per caso il tuo blog, girovagando in una sera di silenzio di casa e mi sono soffermata su questo tuo post,
belle le tue parole,
un pensiero pieno di luce,
sai spesso nel guscio delle nostre case ci dimentichiamo la sofferenza di tante donne come noi, di tante mamme che per nove mesi hanno sentito quel magico battito d'ali...
mi unisco sinceramente al tuo abbraccio
ciao a urora

Sonia Ognibene ha detto...

Cara Aurora, il tuo abbraccio, benché virtuale, darà più forza alle mamme che soffrono.
Sosteniamoci a vicenda e il "carico" sarà più lieve!
Grazie per esserti soffermata qui e d'aver lasciato un commento.
Buona giornata :-)

Barbara ha detto...

sono passata per caso da qui e ho potuto leggere queste tue meravigliose parole, grazie...

Sonia Ognibene ha detto...

Grazie a te per aver fatto sentire la tua presenza.
Un abbraccio.