Ho terminato da due settimane ormai La solitudine dei numeri primi e L’eleganza del riccio ed è incredibile quanto la decisione di leggerli in contemporanea sia stata azzeccata! Sì, perché questi due romanzi sono COMPLEMENTARI, come le coppie un po’ bizzarre che nonostante gli anni riescono a restare insieme.
Se li avessi letti separatamente, probabilmente avrei mollato L’eleganza del riccio alle prime 100 pagine e avrei scaraventato giù da una rupe La solitudine dei numeri primi dopo aver letto l’epilogo.
E invece, quando onde di incredulità mi assalivano nel sentir parlare una portiera autodidatta come un Hegel in gonnella e una dodicenne a guisa di docente universitaria, bastava che io mi tuffassi nelle vicende di Alice e Matteo per riconciliarmi con il mondo.
Se li avessi letti separatamente, probabilmente avrei mollato L’eleganza del riccio alle prime 100 pagine e avrei scaraventato giù da una rupe La solitudine dei numeri primi dopo aver letto l’epilogo.
E invece, quando onde di incredulità mi assalivano nel sentir parlare una portiera autodidatta come un Hegel in gonnella e una dodicenne a guisa di docente universitaria, bastava che io mi tuffassi nelle vicende di Alice e Matteo per riconciliarmi con il mondo.
Però quando la prosa scorrevolissima ma un po’ sciatta di Giordano mi lasciava dell’amaro in bocca e nel cervello, ritornavo dalla coltissima Renée e gustavo lentamente alcuni passi, sciogliendoli in bocca come caramelline alla frutta.
E arriviamo al finale: tanto incompiuto, inespresso, irrisolto è l’epilogo de La Solitudine dei numeri primi, quanto perfetto, inaspettato, risolto è quello de L’eleganza del riccio.
Con il primo mi sono sentita vuota e delusa come un turista che abbia perso l’ultimo volo, con il secondo mi sono sentita appagata come Cannavaro mentre alza al cielo la Coppa del Mondo; ho pianto, riflettuto, gustato l’impasto dei sentimenti venuti a galla.
Perciò per me non sono due romanzi diversissimi tra loro, ma uno solo: La solitudine del riccio o se volete... L'eleganza dei numeri primi.
E arriviamo al finale: tanto incompiuto, inespresso, irrisolto è l’epilogo de La Solitudine dei numeri primi, quanto perfetto, inaspettato, risolto è quello de L’eleganza del riccio.
Con il primo mi sono sentita vuota e delusa come un turista che abbia perso l’ultimo volo, con il secondo mi sono sentita appagata come Cannavaro mentre alza al cielo la Coppa del Mondo; ho pianto, riflettuto, gustato l’impasto dei sentimenti venuti a galla.
Perciò per me non sono due romanzi diversissimi tra loro, ma uno solo: La solitudine del riccio o se volete... L'eleganza dei numeri primi.
8 commenti:
In sono più da manuali tecnici che da romanzi, ti auguro una buona domenica, Mao.
Mao, considerato il lato romantico dei tuoi ultimi post, saresti sicuramente da romanzo... devi solo scoprire quello giusto e poi non sentiresti più la mancanza dei manuali tecnici.
A te buona domenica e buona settimana.
Un abbraccio.
Originale la tua recensione! Io ho letto solo uno di questi romanzi (quello di Giordano) e devo dire che ho avuto la tua stessa sensazione, avrei voluto un finale diverso.
L'altro lo leggerò. Ciao, buona estate.Michela
Ciao Michela, benvenuta nella mia locanda in questo giorno torrido!
Non so se la mia recensione è "originale" (nel senso di particolare) ma è sicuramente frutto della mia personalissima esperienza. Infatti ho evitato accuratamente di leggere le recensioni altrui su questi romanzi per essere del tutto scevra da condizonamenti.
Buona estate anche a te e grazie!
:-) Ciao Dolcissima amica..Ho finito da poco La Solitudine dei numeri primi, letto in 3 giorni e "desiderato" da mesi di leggerlo, ma come hai detto anche tu, mi ha lasciata con l'amaro in bocca...Me lo aspettavo diverso, con un linguaggio più curato..E mi ha lasciata stupita la traduzione del testo in 40 lingue e vincitore di alcuni premi importanti...Ci sono testi che valgono realmente, perchè carichi di tanti piccoli ma grandi particolari...Mentre invece L'Eleganza del Riccio l'ho letto esattamente 1 anno fa..In uno dei miei ricoveri più pesanti...Beh è sensazionale quel libro...Ti dirò, :-) lo leggevo quasi con parsimonia perch+ avevo paura di finirlo troppo in fretta :-)) E' forse un pò complesso all'inizio, ma poi tutta la "fatica" viene ripagata con l'atmosfera e la veridicità che si leggono tra le righe :-) Ho visto anche il film uscito qualche mese fa...Non è bello quanto il libro, si sa, però merita davvero...Che bello sapere che anche tu hai letto questi due libri e che bello tornare qui nel tuo angolo :-) Si sta sempre bene ed è un piacere...Ti abbraccio forte forte...Eli (Atena.88)
Carissima Elisa, che bello leggerti qui!
Da quello che vedo abbiamo avuto le stesse sensazioni... chissà se tra gli altri blogger ci sono opinioni che differiscono dalle nostre.
Ti abbraccio forte forte anch'io!
:-) Chissà...Ho diverse amiche blogger che hanno letto La solitudine dei numeri primi, e ora farò un sondaggio :-)) così vedo un pò...Ti abbraccio forte forte
Brava!!!
;-D
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