giovedì 27 gennaio 2011

Historia magistra vitae?

Ho letto i vostri post sull'Olocausto e non ho lasciato neppure un commento. Non ne ho avuto la forza.
Ricordiamo tutti gli anni, e tutti gli anni scordiamo con la stessa velocità che ebrei, albanesi, rumeni, cinesi o uomini di pelle nera sono uguali a noi, hanno il nostro sangue, le nostre emozioni, le nostre stesse paure. Come noi amano, come noi odiano.
Ogni anno ricordiamo, piangiamo per quei corpi scheletrici in bianco e nero e poi siamo pronti a disprezzare quelli che non parlano la nostra lingua... e perfino quelli che parlano la nostra stessa lingua ma con un accento diverso.
Ogni anno penso che nulla sia davvero cambiato.
Dietro la finestra della mia locanda accenderò una candela, chi vuole può portarmi la sua con un commento.
Da lontano saranno un faro per le coscienze addormentate.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Una candela ... per ricordare cosa l'uomo è stato capace di fare.

Personalmente concordo con un pastore americano che disse una volta che la natura di Hitler non era diversa dalla nostra. Tutti saremmo capaci di quegli atti se la mano di Dio non fosse su di noi ... e la storia lo dimostra.

Di Hitler ce ne sono stati tanti ... troppi ... anche con i volti mascherati da rettitudine.

Sergio ha detto...

Proprio stamattina in tv stavo guardando "La storia siamo noi". Per l'ennesima volta vedo centinaia di corpi, gettati sulla terra, ammucchiati come panni sporchi, privi di dignità. Un solo uomo è bastato per convincere milioni di altri uomini che esistevano essere inferiori e quindi degni solo di essere massacrati. L'uomo è pericoloso, e ancor più pericolosi sono quelli che si fanno convincere che tali atrocità siano giuste. Stamani ero incazzatissimo con Dio - o chi ne fa le veci - perché nessun Dio perfetto ha il diritto di far accadere certe cose. me ne frego dei Suoi illustri e misteriosi progetti del "dopo": io vivo qui, su questa terra e su questa terra meravogliosa vorrei viverci non dico felice, ma almeno sereno.

Anonimo ha detto...

Io non riesco più a tollerare le buffonate delle giornate della memoria di qualsiasi cosa. Un giorno. Un solo giorno in cui il finto buonismo prende il sopravvento. E siamo tutti più buoni, più pii, più predisposti a dire: poverini!
Manco fosse Natale al rovescio!
Non le sopporto.
Perchè non sono un vero ricordare.
Ma un anestetizzare.

❀~ Simo ♥~ ha detto...

Farò altrettanto anch'io questa sera ....una piccola luce di speranza che illuminerà la notte
ciao Sonia

Bartel ha detto...

Ciao Sonia, ecco la mia candela che ho acceso stamattina mentre mia figlia si lavava i denti, le ho raccontato che tuttoi gli uomini (e donne ) hanno diritto alla vita, alla libertà e alla felicità indipendentemenete da colore o religione o lingua o dialetto o da quanto ci mettono per correre i 100 metri o per imparare una poesia a memoria. Stamattina ho seminato, spero che lo abbiano fatto in tanti.
Ciao
Bartel

Anonimo ha detto...

Stasera ci sarà anche la mia candela alla finestra.
Lucilla

Anonimo ha detto...

Forse il ricordo in una sola giornata non è abbastanza per tutto il dolore di quel momento,ma forse è meglio di niente,meglio del negare che quel dolore sia veramente esistito...una giornata per ricordare che l'inferno non è fatto da mostri,ma da normali esseri umani e che continuando a vedere solo le differenze l'inferno si ripresenta davanti ai nostri occhi ogni giorno.

Sonia Ognibene ha detto...

Ringrazio Moira, Simo, Bartel e Lucilla per aver lasciato un commento di condivisione e speranza e ringrazio Sergio e Occhi di Notte per un commento di rabbia e disillusione.
Sergio, io non sono arrabbiata con Dio semplicemente perché non è stato Dio a commettere tali bestialità, ma degli uomini che NULLA hanno a che fare con gli insegnamenti di Dio: l'amore verso il prossimo, chiunque sia, l'uguaglianza di tutti gli uomini e il rispetto proprio delle creature più deboli, soprattutto i bambini. Basta sfogliare anche solo qualche episodio del Vangelo per capirlo.
Mi rattrista che Dio venga sempre messo in ballo quando alcuni uomini decidano di compiere deliberatamente il male a danno della natura e dei suoi simili, ma non lo si consideri mai quando tutto sembra andare per il verso giusto nelle nostre vite. Dio ci ha lasciato il libero arbitrio, sta a noi quindi decidere da che parte stare. Purtroppo spesso dobbiamo subire, e non perché ci aspetta il Paradiso, ma solo perché alcuni uomini non hanno alcun rispetto dell'esistenza umana. Per Occhi di Notte posso aggiungere solo che condivido il suo stato d'animo, infatti, come ho scritto nel post, non so quanti di quelli che oggi celebrano la Giornata della Memoria non esiterebbero un attimo a cacciar via in massa tutti gli extracomunitari che incontrano per la strada.
C'è molta ipocrisia più che finto buonismo. Ma io credo comunque che occorra ricordare sempre, per non dimenticare: il seme che stamattina ha seminato Bartel può contribuire a rendere questo mondo migliore di com'è adesso.
Vi abbraccio tutti.

Sonia Ognibene ha detto...

Infatti, EvaQ, è proprio così: è poco ma è pur sempre qualcosa.
L'inferno siamo noi quando non riconosciamo più la sacralità dell'altro.
Ti abbraccio, cara.

Ninfa ha detto...

Condivido quello che hai scritto e vorrei lasciare anch'io una candela accesa nella tua locanda per ricordare agli altri e a noi stessi di alimentare ogni giorno e in ogni momento il rispetto, l'ascolto, il riconoscimento delle persone diverse da noi per razza, cultura, condizioni economiche, handicap.. in modo che tragedie del genere non possano ripetersi.Ciao, Sonia.

Sonia Ognibene ha detto...

Grazie Ninfa, apprezzo molto le tue parole.
Ti abbraccio.

Anonimo ha detto...

@ Sergio : capisco il tuo sfogo perchè in passato anche io la vedevo come te, pur non conoscendo una parola della Bibbia, perchè spero con tutto il cuore di sbagliarmi, ma chi imputa a Dio la colpa del male che l'uomo riesce a fare, sa veramente poco di Dio.

Einstein (sicuramente l'ho scritto male :P) una volta disse che nella fisica si misura il buio dalla mancanza della luce. Il freddo dalla mancanza di calore ecc ecc. Meno è presente Dio nel cuore dell'uomo può è capacile delle peggiori bestialità.

Quindi non ha proprio senso prendersela con Dio, ma se c'e' qualcuno a cui imputare una colpa per quello è successo, quello è solo l'uomo e il peccato che è insito nella sua natura.

Sonia Ognibene ha detto...

Moira, condivido pienamente.
Un abbraccio.

Carmine ha detto...

No, la storia non è affatto maestra di vita. "Tutto cambia per restare uguale" è stato detto. Eppure la mia candela è sempre accesa...
Carmine

Sonia Ognibene ha detto...

Purtroppo quello che dici è vero, altrimenti nel mondo non ci sarebbero più dittature, prevaricazioni, torture, campi di concentramento e invece ci sono: basta leggere i bollettini di Amnesty International.
Carmine, continua a tenere quella candela accesa, bravo!

Luigi ha detto...

anch'io ho acceso una candela nel mio cuore: perchè Sonia Ognibene rimanga sempre... così com'è!!!

Sonia Ognibene ha detto...

Luigi, hai detto una cosa bellissima che, senza falsa modestia, non credo di meritare. Si può essere migliori e so che la mia strada è ancora lunga.
Grazie davvero!

Gingi ha detto...

Sonia cara, anche oggi sono venuta alla locanda,essa e i commenti, sono sempre luogo di riflessione.
Così mi sono ricordata quando in una vita che sembra un'altra e non la mia, la mia maestra di vita mi disse :.
E in risposta alla mia meraviglia mi fece notare che tutte le belve, anche le più feroci, uccidono per sopravvivenza. Il leone dopo essersi appagato si allontana per dare la possibilità ad altre bestie, impaurite dalla sua presenza, di avvicinare la preda per cibarsi.E così fino al piccolo uccellino che sacrifica un piccolo vermicino, solo per sfamare i piccoli e far continuare la vita.
Gli unici siamo noi, ad uccidere per pura cattiveria, per il potere, per il possesso, per una forma malata di amore.
Ed è con tanta tristezza, che guardando gli accadimenti, e pensando all'impermanenza delle cose che aggiugo l'altra cosa terribile di questo essere chiamato UOMO... la mancanza di memoria.
E raggiungeremo la civiltà sentimentale, salveremo il mondo... avremo compassione e condivisione solo con l'intelligenza e la MEMORIA.

Sonia Ognibene ha detto...

Cara amica, sì, siamo gli unici esseri a uccidere per pura cattiveria, bramosia, gelosia, odio. Siamo esseri immondi, capaci però anche di amare e amare con la A maiuscola, pronti anche a dare la vita per aiutare un altro uomo o anche un solo animale. Finché ci saranno persone così non mi vergognerò troppo di appartenere alla razza umana.
Buona serata, Strega Bugiarda.

Gingi ha detto...

Sonia cara, come disse la mia insegnante l'uomo è l'animale più feroce,ma è amche l'unico di cui conosciamo i sentimenti... e la mia analisi precedenteparlava solo di alcuni di essi e di comportamenti.Io non mi vergognerò mai di appartenere al genere umano e sopratutto sono contentissima del mio genere femminile... contenta anche della grande cattiveria incontrata sul mio cammino che mi ha insegnato i veri valori, mi ha fatto vedere quanta bella gente esiste e quanti angeli ci sono.. e siamo qui a crivere e comunicare solo per condivisione ed amore
Notte a te
un sorriso in cammino

Sonia Ognibene ha detto...

Esistono schiere di uomini e di donne generose e altruiste.
Su quelle faccio affidamento e vado avanti.
Fai bene ad esser fiera di te come donna e come essere umano.
Buona giornata a te, il mio sorriso ti giunga da lontano a scaldarti il cuore.