venerdì 7 settembre 2012

Treccine e buona educazione

Questa mattina sveglia puntata alle 6.45... già, comincio a riabituarmi alle alzatacce invernali e l'effetto su di me adesso è quello di un pugno in testa con stordimento generale. Insomma, ho sonno.
E sono anche un po' "inquietata" (diciamo così) per l'episodio occorsomi in ospedale due ore fa.
Vado per il solito controllo del sangue di E. e mi dirigo al solito sportello dove trovo la solita impiegata.
Oggi, la suddetta mi fa in maniera spiccia: "Se ha qualche problema la faccio passare, ma se non ce l'ha deve fare la fila."
E io: "Questo è lo sportello per chi i prelievi non li fa qui, ma in reparto, e non sono per me visto che non sono un maschio e neppure un bambino."
"Ah... non l'avevo visto."
Sapete cosa, cari avventori, mi è sorto un sospetto: sono tre anni che la tale impiegata non ha mai battuto ciglio su di me e la fila, evidentemente le treccine l'hanno spiazzata un po' e forse, dico forse, ha pensato subito o ha dato per scontato che fossi una straniera inconsapevole o incurante delle regole di educazione civile. Sono troppo maligna? Non so, ma di sicuro questo spiacevole inconveniente mi ha fatto riflettere ancora una volta su quanta strada dobbiamo ancora fare nell'accettazione di chi è diverso da noi... persino per una banale pettinatura.

26 commenti:

Unknown ha detto...

Eh sì, la penso anch'io come te...con le treccine hai cambiato etichetta e a causa delle treccine sei stata valutata diversamente... tutto ciò è molto triste e la dice lunga sul nostro grado di civiltà.
Ciao, buon fine settimana.
Antonella

Gingi ha detto...

Si è quello che ci sentiamo di essere o piuttosto siamo quello che appare?
Un sorriso

Sonia Ognibene ha detto...

Antonella cara, che tristezza. Che odio le etichette...

Sonia Ognibene ha detto...

Per gli altri siamo sempre e comunque ciò che l'involucro esterno racconta. Siamo vestiti bene, cioè secondo i canoni? Allora siamo fighi, bravi, intelligenti ed educati. Vestiamo male: siamo dei delinquenti, un po' zozzi, ignoranti e maleducati.
In ospedale, a una mia carissima amica, per il solo fatto che indossava vestiti come mantelle, portasse collane etniche ed era in attesa del terzo figlio, le è stato chiesto se fosse extracomunitaria. Ma si può essere più imbecilli?

Luigi ha detto...

sono un incanto i tuoi capelli Sonia, eppoi lo confesso: ho un debole per le rosse!!!

Anonimo ha detto...

Ti hanno scambiata per una "pankabbestia"! La gente è stupida...
Ricordati che "The freak is chic!"

Sonia Ognibene ha detto...

Grazie, Luigi caro! Finalmente qualcuno che non ha un debole per le bionde! ;-)

Sonia Ognibene ha detto...

No, quello no, caro/a anonimo/a.
I pankabbestia sono riconoscibili lontano un miglio: non hanno treccine ma capelli rasta, hanno piercing e non vestono esattamente come mi vesto io, nella fattispecie con magliettina blu "bonton".
Comunque concordo: the freak is chic! La diversità è meravigliosa e arricchisce ognuno di noi.

Lara ha detto...

Un episodio che è una triste conferma di quanto spietata sia la nostra società.
Mi sa che me le farò far anch'io le treccine...
Ciao e un abbraccio,
Lara

Sonia Ognibene ha detto...

Non posso che concordare, Lara carissima.
Per le treccine: e perché no? Staresti benissimo.
Buon fine settimana!

Nou ha detto...

Anch'io subisco discriminazioni per via della mole, soprattutto. Passo per una casalinga che non mette il naso fuori dalla porta e che non sa nulla oltre alle faccende domestiche. Ma me ne infischio e se ho la giornata storta le obbligo ad esprimersi bene in italiano, chiedendo la ripetizione perché, spiego, non si capisce. E anche ribadisco io in altra forma e la lei in questione, di solito una lei, che si trova costretta ad assentire. Troppo provincialismo e conformismo in questa società dell'apparenza.
Ciao Sonia, hai una acconciatura favolosa.
Nou

Sonia Ognibene ha detto...

Cara Nou, che tristezza... ma, in ogni caso, non dobbiamo noi sentirci strane bensì dovrebbero loro sentirsi ottusi.
Nou, siamo quel che siamo, se abbiamo voglia di cambiare o restare esattamente le stesse sta a noi deciderlo. Punto e basta.
Grazie mille per il complimento. Le terrò fin quando ne avrò voglia!
Un abbraccione.

Elio ha detto...

Prima di tutto se quelli della foto sono i tuoi capelli, tutti i miei complimenti, treccine o non treccine.
Per la discriminazione la strada sarà ancora lunga. Anche qui in Francia, dove ormai dovrebbero essere abituati alla diversità razziale, c'è sempre una punta di non accettazione del diverso. Mia moglie mi accompagna sempre agli sportelli amministrativi per paura della mia reazione nel caso il mio accento italiano li indisponesse. Ti garantisco però che mi faccio rispettare come hai fatto tu. Un amichevole abbraccio.

Sonia Ognibene ha detto...

Sì, caro Elio, quella nella foto sono io... grazie del complimento. Pensa, mi avevano detto che i francesi non sono molto accomodanti con chi ha un accento diverso, ma non pensavo che anche tu avessi avuto qualche problema... comunque voglio continuare ad avere fiducia nel prossimo. Speriamo bene. Un abbraccio forte a te e a tua moglie.

Anonimo ha detto...

Che amarezza.... Dev'essere stato un momento molto brutto da vivere, sia sul momento, sia nelle post riflessioni

Sonia Ognibene ha detto...

Al momento non più di tanto perché alla mia pronta risposta la signora ha guardato l'impegnativa e mi ha subito detto che non ci aveva fatto caso (grazie, non l'aveva letta per niente!), ma dopo sì, ci ho pensato e non è stato piacevole. Un bacione, cara.

Nella Crosiglia ha detto...

Sono episodi che se non mantieni la calma, finiscono veramente in una sceneggaita all'italiana...
Ma ci rendiamo conto, in un servizio pubblico?

Sonia Ognibene ha detto...

Già, Nella cara, purtroppo c'è anche di peggio, molto peggio... buona serata a te!

Daniel ha detto...

Buon inizio di autunno..
un abbraccio
Daniel

Unknown ha detto...

Ciao Sonia, sono passata ad invitarti a passare da me domani a ritirare un premio, ovviamente se ne hai voglia.
Ciao, buona serata.
Antonella

Sonia Ognibene ha detto...

Daniel caro, mi auguro sia meraviglioso. Ho letto il tuo post e voglio dirti che non puoi sentirti mediocre. Tu non lo sei affatto. Non guardare gli effimeri "successi". Il valore di una persona va al di là delle umane vittorie. TVB.

Sonia Ognibene ha detto...

Antonella, vengo subito da te! Sei dolcissima!

Gingi ha detto...

Oggi sono in albergo exstra lusso e ho deciso di rispondere.... magari l'ospedale mi avra fatto pensare come le imbecillita appartengono anche a chi considera il paziente ignorante e paziente alle altrui presunzioni.

Sonia Ognibene ha detto...

Gli imbecilli sono tutti quelli che sottovalutano l'altro, giudicandolo essenzialmente dalle fattezze fisiche e da ciò che indossa. Di solito, poi, i pazienti si somigliano tutti: essenziali, denudati degli status symbol e accomunati dalle medesime sofferenze, per cui spesso si fa di loro ciò che si vuole... mortificarli nella loro dignità e intelligenza è quasi consuetudine. Ciao carissima Gingi!

Gingi ha detto...

Sonia stavo completando ma il fone ha dato l'invio.... finiro il concetto appena a casa.... per una person attenta la postura e l immagine dicono molto... non materialmente ma in maniera cinestetica.... chi scambia un folk per una radice ... non e imbecille ma ignornte... a dopo...

Sonia Ognibene ha detto...

Purtroppo mi stupisco sempre dell'ignoranza (che non è quella scolastica,ovvio) anche se dovrei esserne abituata. Buona notte, cara.