giovedì 25 aprile 2013

Libera nos a malo


Chissà se la paura aveva l'odore della terra marcia di pioggia e che sapore aveva l'amore sognato o consumato nella certezza del non-ritorno. 
Per ridare al Paese giustizia, equità. Libertà.
Chissà se, vedendo lo scempio che ne avremmo fatto, avrebbero rinunciato a morire.

4 commenti:

Antonietta ha detto...

si|

Sonia Ognibene ha detto...

Dici sì? Purtroppo lo penso anch'io...

riccardo ha detto...

Penso che si sarebbero battuti comunque contro i nazifascisti.
Ma certo, chi di loro è ancora vivo deve provare un forte senso di amarezza e di sconforto...
Noi (e mi sia permesso di passare per superbo, benchè non lo sia) soprattutto i nostri giovani, la maggior parte di loro, è incredibilmente superficiale, edonista e vuota.
Il che rischia di renderli davvero disarmati di fronte a nuove forme di fascismo.
Disarmati dal punto di vista psicologico e da quello morale: perchè le prime armi dei partigiani erano quelle dell'animo... senza le quali non si pensa nemmeno d'avere il diritto di ribellarsi.
Un abbraccio!

Sonia Ognibene ha detto...

Provo un senso di amarezza io, che ho solo studiato quegli anni, figuriamoci quelli che l'hanno vissuti. Quando guardo gli adolescenti penso che vivano davvero in un mondo parallelo, dove esistono solo cellulari, videogiochi, pallone e personaggi dello spettacolo. La nostra forza morale è pari a un granello di sabbia sollevato dal vento. Grazie, Riccardo caro. Felicissima di averti di nuovo in locanda.