Ormai oscillo tra l'immaginazione e la realtà, in una girandola di emozioni contrastanti: speranza, rabbia, gioia, dolore, volontà, impotenza, risate, urla. Ogni giorno che passa, ogni istante che passa mi sento sempre più "scollata" dal mondo che, con un click, penetra nel mio, senza che io possa arginare la sua violenza. Continuo a trovare assolutamente inconcepibile che un individuo debba essere costretto a credere in un Dio al quale non crede, che debba essere ucciso solo perché ha fede in qualcos'altro; che ancora ci siano uomini che schiacciano le donne con violenza verbale e fisica; che ci siano individui che per il denaro e il potere ignorano la sofferenza e la morte di altri milioni di uomini come loro; che i bambini non siano più frutto dell'amore, ma di esperimenti genetici, di ricerche mirate, che siano "prodotti" da realizzare per appagare qualcuno; che i bambini siano merce di scambio, di sesso, di morte. Allora cerco di trovare la luce pensando ai sorrisi di bambini che ancora vedo intorno a me (ma fino a quando?), penso ai miracoli che ancora accadono tra le macerie del Nepal, alla struggente bellezza di un romanzo, alle coccole di un amico a quattro zampe, all'abbraccio di un amico, alle note di una canzone che mi porta via... e allora posso continuare a vivere.
Nonostante tutto voglio ancora volare.
2 commenti:
Cara Sonia, non è facile scrivere qualcosa che sia contemporaneamente leggero e profondo. Che trasmetta luce ma anche riflessione. Tu lo hai fatto. Buon primo maggio, un abbraccio. Daniel
Daniel carissimo, grazie per le tue parole. Riesci a cogliere sempre il mio pensiero.
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