Vado in giro e noto che viviamo come se tutto intorno a noi fosse normale, come se ci fosse un sereno domani, una luce di speranza. L'aspetto positivo è che per molti quella luce è Gesù che nasce e l'aspetto negativo è che questo, purtroppo, non renderà migliori né noi né il mondo. Grosse nubi si profilano all'orizzonte e Dio solo sa quanto vorrei ignorarle. Allora mi viene alla mente un passo de "La donna giusta" di Sándor Márai che trovo assolutamente calzante per i tempi che stiamo vivendo: "A quell'epoca si era ancora in tempo di pace... anche se forse non si poteva parlare di vera pace... Gli uomini, spinti da uno straordinario ottimismo e da una beata incoscienza, chiedevano prestiti a lungo termine - non soltanto i singoli, ma anche le nazioni - e, cosa ancora più straordinaria, riuscivano anche a ottenerli, costruivano case grandi e piccole, e in generale si comportavano come se un'epoca dolorosa e terribile della storia umana si fosse definitivamente conclusa e ne fosse seguita un'altra in cui ogni cosa era tornata al suo posto, si potevano nuovamente fare tanti bei progetti, allevare bambini, guardare lontano...".
Concludo augurandovi, quindi, consapevolezza, coraggio e forza, quella vera.
Restiamo umani anche quando l'oltraggio supererà la misura, restiamo uniti.
L'odio lasciamolo a chi ne ha fatto da tempo la sola ragione di vita. Vi abbraccio tutti, amici miei.