martedì 18 maggio 2010

Vivo e muoio

Mi perdo in geometrie spazio-temporali:
i nostri pensieri
come fendenti nascosti nell’ombra
a minacciare il reale,
le volontà smarrite e ritrovate
per non voltarsi indietro.
E vivo.
E muoio.

(Antro 13 - opera di Alessandro Rinaldi, versi di Sonia Ognibene)

4 commenti:

riccardo uccheddu ha detto...

Secondo me, perdersi in "geometrie spazio-temporali" è veramente il massimo!
Infatti, in quel tipo di geometrie è possibile trovare ciò che di solito ci sfugge, l'incerto, il possibile, ciò che non è stato e ciò che sarà...
Quel che quindi sfugge alla logica ed al cosiddetto "buon senso." Che è così noioso e prevedibile.
Salutone!

Sonia Ognibene ha detto...

Pensa, caro Riccardo, io perfino in quelle geometrie riesco a riafferrare la logica e il buon senso... "le volontà smarrite e RITROVATE"... "E vivo. E muoio".
Sì, è vero, in fondo sono noiosa e prevedibile, ma non voglio soffrire più di quanto la vita dispensi gratuitamente.
Grazie per il commento.
Un abbraccio.

Riccardo Uccheddu ha detto...

No, Sonia, TU non sei noiosa e prevedibile!
Intendevo dire che è noioso e prevedibile il "buon senso" di chi esclude dalla sua vita la fantasia, il sogno ecc.
Non c'è niente di male nel voler evitare il dolore. Assolutamente!
Un abbraccio.

Sonia Ognibene ha detto...

No, non ho detto che tu volessi darmi della noiosa e prevedibile, ma stavo solo facendo una considerazione su me stessa seguendo il tuo pensiero.
:-D
Comunque grazie che non lo pensi.
Ricambio l'abbraccio.