Ah la musica, la musica che inchioda, strazia, spiazza, esalta, sommuove e commuove!
Beh, questa ho avuto modo di ascoltare oggi a scuola: c’è stata, infatti, una lezione-concerto tenuta da un professore esterno, alquanto arguto e coinvolgente, che ha guidato un’orchestra di 20 elementi, tra accenni di ballo, battute verbali e a tempo di musica con mani e piedi.
Il tema è stato il ritmo che, coinvolgendo i sensi, ci porta a muoverci, a danzare.
Siamo partiti dal ritmo puro delle percussioni, per poi passare a quello della musica rinascimentale, ai ritmi più recenti delle ballate dell’area baltica, francese, alle danze irlandesi fino a quelle degli stati americani e poi… e poi sono dovuta andar via: le mie ore erano finite e il dovere mi chiamava altrove.
Ma sono felice, pienamente appagata che almeno per un po’ il tempo si sia fermato e che la melodia abbia inebriato corpo e anima grazie a quell’afflato magico che solo le note sanno produrre in modo tanto immediato e travolgente.
Beh, questa ho avuto modo di ascoltare oggi a scuola: c’è stata, infatti, una lezione-concerto tenuta da un professore esterno, alquanto arguto e coinvolgente, che ha guidato un’orchestra di 20 elementi, tra accenni di ballo, battute verbali e a tempo di musica con mani e piedi.
Il tema è stato il ritmo che, coinvolgendo i sensi, ci porta a muoverci, a danzare.
Siamo partiti dal ritmo puro delle percussioni, per poi passare a quello della musica rinascimentale, ai ritmi più recenti delle ballate dell’area baltica, francese, alle danze irlandesi fino a quelle degli stati americani e poi… e poi sono dovuta andar via: le mie ore erano finite e il dovere mi chiamava altrove.
Ma sono felice, pienamente appagata che almeno per un po’ il tempo si sia fermato e che la melodia abbia inebriato corpo e anima grazie a quell’afflato magico che solo le note sanno produrre in modo tanto immediato e travolgente.