sabato 10 agosto 2013

C'è oceano e Oceano

A distanza di quasi vent'anni anni ho ripreso tra le mani Oceano Mare, il romanzo di Baricco che lasciai a metà perché ritenuto da me insensato e stucchevole. Per quale motivo? Semplice: nel passato, i romanzi li fagocitavo e, quando non mi catturavano dalle prime pagine, troppo presa dal male di vivere, io attingevo da essi solo veleno. 
Ora è diverso. Ora leggo soppesando parole, atmosfere, strutture, vissuto.
Mi auguro, quindi, di rivalutare questo romanzo che, a dir la verità (pur non avendo lasciato in me ricordi consci di personaggi e situazioni, giuro) ha influenzato però un mio racconto del 2000! Incredibile. E me ne sono accorta solo questa mattina!
Continuando ad esser sinceri, un altro benefico effetto ha prodotto di già sulla mia svogliata ispirazione: mi ha fatto proseguire un racconto iniziato alcuni mesi fa e che spero di terminare tra oggi e domani. 
Fosse solo per questo: Baricco mio, ti benedico!

4 commenti:

Antonietta ha detto...

dai cara scrivi il tuo libro che poi lo si leggerà sotto un ombrellone estivo o sdraiati sul divano sotto le coperte invernali. Dai!

Sonia Ognibene ha detto...

Me lo auguro davvero, mia cara!!! :-D

Elio ha detto...

Sccede molte volte anche a me di abbandonare un libro e riprenderlo più avanti. In questo momento ne ho tre sul comodino. Alla sera scelgo quello che mi ispira di più.

Sonia Ognibene ha detto...

Capita anche a me! ;-)