mercoledì 13 gennaio 2010

Un anno in Provenza

Vi ricordate la mia camera tinteggiata color lavanda e i sacchettini profumati, sistemati in punti strategici della casa, dell’omonima pianta per esaltare la lettura delle storie di Peter Mayle?
Ebbene, ho terminato “Un anno in Provenza”.
Il libro è suddiviso in 12 parti: una per ogni mese (ovvio) ed è il resoconto del primo anno vissuto dallo scrittore, da sua moglie e i loro cani in una fattoria in pietra tra Ménerbes e Bonnieux.
L’ironia, in alcuni punti davvero molto comica, serpeggia in ogni pagina del libro.
I profumi della Provenza, i suoi sapori, le visioni agresti vengono elargite a piene mani.
Ma il libro non è solo questo: molto spazio è riservato ai lavori di ristrutturazione della casa… un vero spasso se si considerano le descrizioni dei bizzarri e instancabili (a corrente alternata) operai della magione.
Ma il merito di questo libro, a mio parere, sta nell’aver spazzato via in 199 pagine l’idea che la Provenza sia un paradiso di sole, tranquillità ed efficienza per 365 giorni all’anno e ha rafforzato la convinzione che i pregiudizi (in questo caso) francesi sulla nazionalità di una persona sono duri a morire: gli inglesi deboli di stomaco e troppo delicati di carnagione, gli italiani pessimi guidatori, e così via.
Peter Mayle si diverte a sbugiardare questi suoi nuovi amici con ironia e tenerezza, perché si sa… nessuno è perfetto.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Sonia. Ti dirò che non lo so nemmeno io. Perchè viene comodo e non credo ci sia altro. Comunque il mio post non era riferito a niente. Solo al gioco di parole contenuto nello stesso. Sono irriverente e blasfermo, lo so. Ma sono anche inoffensivo.

Sonia Ognibene ha detto...

Anch'io sono inoffensiva, caro Tapenoon :-D
Il tuo gioco di parole mi ha solo spinta alla riflessione.
Grazie d'essere passato
Sonia

Roberta ha detto...

Ciao Sonia,

come stai? Spero che tu abbia iniziato bene l'anno.
Io sento che il 2010 sarà magnifico per tutti coloro che vivranno con ottimismo dedicandosi alle cose e alle persone che amano.
Lunedì inizierò un corso di scrittura narrativa, qui nella mia città, organizzato da un ente culturale e devo dire che non vedo l'ora. Sono eccitatissima.
Nel frattempo ti vorrei chiedere una cortesia, se puoi consigliarmi un buon libro, o un dizionario, di grammatica, di facile consultazione, pratico e completo.

Intanto grazie e un abbraccio a presto.

Sonia Ognibene ha detto...

Ciao Roberta, adesso sto leggendo "Storia di Neve" di Mauro Corona. Il romanzo mi ha letteralmente rapita. L'ho anche regalato, proprio ieri, alla mia cara amica D.
Dizionari? Non saprei, io ho lo Zanichelli e mi sono sempre trovata benissimo.
Sono felice per il corso che seguirai!

Mia cara, ci sei domani dalle tue parti? Io mi incontro là con un'amica e suo marito. Potremmo incontrarci per conoscerci. Che ne pensi?
Spero leggerai questo messaggio... vedo di contattarti in qualche modo!

Stefano ha detto...

Complimenti per il tuo interessante blog. Ciao
Stefano di Semplici Conversazioni

Roberta ha detto...

Domani mattina sono abbastanza impegnata fra calcio, messa, preparazione pranzo. Nel pomeriggio sono abbastanza libera. Sarei veramente felice di incontrarti e conoscerti. Spero riusciamo in qualche modo. Da che parte vai esattamente, perchè io abito in campagna, a 15 km dal mare? Più tardi leggo la tua risposta.
Ora scappo a fare la spesa.

Buon sabato!

Sonia Ognibene ha detto...

Grazie Stefano d'essere diventato mio sostenitore! Ho dato un'occhiata al tuo blog e sono anch'io diventata tua sostenitrice.
A presto!
Sonia

Sonia Ognibene ha detto...

Roberta, vengo a Rimini; ho il navigatore, perciò basta un indirizzo e posso farti un saluto. Come messaggio privato nel tuo blog ti invio il mio numero di cellulare, tu se vuoi, inviami il tuo indirizzo e il tuo cellulare come commento ai post. Ovviamente non pubblicherò il tuo commento... prenderò nota dei dati e lo cancellerò.
A domani, spero!
Sonia

Anonimo ha detto...

Ciao Sonia, avevo letto il tuo commento qui. Leggo anche che stai leggendo Storia di Neve, di Corona che però io ho dovuto abbandonare, trovandolo quasi sgramamticato fin dalle prime pagine. C'erano quei "pareva...pareva..." ovunque. Vabbè, era solo una mia impressione, ma la scrittura di Corona, dopo il primo libro, mi ha subisto stancato.

Sonia Ognibene ha detto...

Ciao Tapenoon, anch'io sono molto attenta alla scrittura grammaticalmente e lessicalmente perfetta, ma ci sono autori ai quali non solo si può perdonare tali sviste, ma ai quali si augura addirittura di non cambiare mai stile e forma, affinché possano regalarci ancora prose vivide, palpitanti. VERE.
Mauro Corona è uno di questi autori.
Sonia