bella questa definizione di radici, Io per parecchi anni ho cercato di cancellarle per un episodio tragico. Ma miracolosamente quando le ho ricercate e ritrovate ho trovato serenità.
Le immagini del deserto le trovo sempre come un richiamo, chissà perchè! O forse sei tu che stavi chiamando "Miriammmmm...."? Che belli i tuoi versi, trasmettono fiducia nel futuro...proprio belli, complimenti cara Sonia!!! Ricambio il tuo affettuoso abbraccio!
Sonia, secondo me sei sul confine, sul bordo di qualcosa, sulla scia di una cometa! Questo trasmettono i tuoi versi! Le radici non vogliti trattengono. Ti ricordano chi sei!
Caro Danilo (non ho capito bene la parola "vogliti"... forse volevi scrivere volute, volendo?) a volte mi sento su una rampa pronta a spiccare il volo, ma all'ultimo minuto ho una paura del diavolo di sfracellarmi al suolo come Wile Coyote.
P.S. Il mio motto è: "Io speriamo che me la cavo!" ;-D
Fu l’ala leggera di una folata di Khamsin a sollevare la particella di polline dalle sponde di Rosetta, il ramo ovest del Delta del Nilo, e condurla a sorvolare il Great Sand Sea, il grande mare di sabbia, come viene chiamato il deserto libico. Oltre cinquecento chilometri di superficie arida, capace d’ingoiare un’armata persiana nel 500 A.C. “ Non sono che polline nel deserto “ si rammaricava “ speranza disillusa di germoglio infinito “. Ignorava che, aldilà del profilo disegnato dalle dune, avrebbe incontrato le trecento sorgenti di Siwa e dato vita ad un’oasi di palme e ulivi. Dalla sterile sabbia spuntò un giardino profumato e fiorito. Non trovi, Sonia, che ciò ti rappresenti meglio? Se ovunque ti posi, una poesia nasce.
Caro Happy Runner, la tua è poesia!Spero solo che qualcosa di buono su questa terra resterà di me e allora sarò quel giardino profumato e fiorito di cui parli. Grazie.
"Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta, ed è per questo che sono diverso", diceva Frost. E questa, aggiungo io, è la locanda che troverete proprio alla fine di quella strada, in mezzo alla brughiera.
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10 commenti:
bella questa definizione di radici,
Io per parecchi anni ho cercato di cancellarle per un episodio tragico. Ma miracolosamente quando le ho ricercate e ritrovate ho trovato serenità.
Grazie Maresco!
Sono felice che tu abbia ritrovato le tue radici.
Che la notte ti sia dolce
Le immagini del deserto le trovo sempre come un richiamo, chissà perchè!
O forse sei tu che stavi chiamando "Miriammmmm...."?
Che belli i tuoi versi, trasmettono fiducia nel futuro...proprio belli, complimenti cara Sonia!!!
Ricambio il tuo affettuoso abbraccio!
Grazie carissima! Che bello ritrovarti qui! Mi eri mancata!
Aspetto un tuo nuovo post!
Poche parole, profonde riflessioni...
Con affetto e simpatia ti auguro una serena settimana...
Una serena settimana anche a te, Mariabei! Io non vedo l'ora di leggerti ancora.
Sonia, secondo me sei sul confine, sul bordo di qualcosa, sulla scia di una cometa! Questo trasmettono i tuoi versi! Le radici non vogliti trattengono. Ti ricordano chi sei!
PS "Sulla scia di una cometa" è il mio motto :)
Caro Danilo (non ho capito bene la parola "vogliti"... forse volevi scrivere volute, volendo?) a volte mi sento su una rampa pronta a spiccare il volo, ma all'ultimo minuto ho una paura del diavolo di sfracellarmi al suolo come Wile Coyote.
P.S. Il mio motto è: "Io speriamo che me la cavo!" ;-D
Fu l’ala leggera di una folata di Khamsin a sollevare la particella di polline dalle sponde di Rosetta, il ramo ovest del Delta del Nilo, e condurla a sorvolare il Great Sand Sea, il grande mare di sabbia, come viene chiamato il deserto libico.
Oltre cinquecento chilometri di superficie arida, capace d’ingoiare un’armata persiana nel 500 A.C.
“ Non sono che polline nel deserto “ si rammaricava “ speranza disillusa di germoglio infinito “.
Ignorava che, aldilà del profilo disegnato dalle dune, avrebbe incontrato le trecento sorgenti di Siwa e dato vita ad un’oasi di palme e ulivi.
Dalla sterile sabbia spuntò un giardino profumato e fiorito.
Non trovi, Sonia, che ciò ti rappresenti meglio?
Se ovunque ti posi, una poesia nasce.
Caro Happy Runner, la tua è poesia!Spero solo che qualcosa di buono su questa terra resterà di me e allora sarò quel giardino profumato e fiorito di cui parli.
Grazie.
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