Ieri
sera, con alcuni avventori (fuori dalla locanda a causa del terremoto, nelle tende) si è parlato di “scrittura
terapeutica” che a mio parere, e a quello di tre avventori su cinque, non deve
essere la trasposizione su carta (o computer) di eventi traumatici autobiografici
ma, al contrario, la creazione di mondi e vissuti mai sperimentati dall’autore,
in modo tale che questi possa essere chiunque desideri senza l’assillo
ingombrante della realtà poco allettante che lo circonda (soprattutto oggi).
Perciò,
visto che siamo alla fine di agosto, tutto sta per ricominciare e il desiderio
di evadere dalla realtà almeno con i pensieri diventa più prepotente che
mai, vi invito a buttarvi in una piccola
avventura: dovrete sviluppare una storia (la lunghezza la decidete voi) in modo
coerente con l’incipit e il finale che IO vi indicherò.
INCIPIT:
Guardò la sveglia. Erano solo le 2.40
del mattino. Chi poteva chiamarla a quell’ora?
FINALE: Buttò via la chiave e si allontanò sotto la
pioggia.
Last night, with some patrons (outside the inn because of earthquake, in the tents) I talked
about "therapeutic writing" which, in my opinion, and in the opinion
of three out of the five patrons, shouldn’t just be a transfer to paper (or
computer) of personal traumatic events but, on the contrary, should be a
creation of worlds and experiences not actually experienced by the author, so
he can be whoever he wants to be, separate from reality (above all today).
Therefore, since we are at the end of August,
everything is about to start and the desire to escape from reality at least in
our thoughts becomes more imperative than ever, I invite you to throw yourself
into a little adventure : you'll have to develop a story (you can decide the
length) in a manner consistent with the starting point and the ending that I
will give you.
THE INCIPIT : He looked at the alarm clock . It was
only 2:40 in the morning. Who could call at this hour?
THE ENDING: He threw away the key and walked away in
the rain.
All clear? So, do you accept the challenge?
6 commenti:
Sarebbe bellissimo se solo ne fossi capace
Cara Katia, non è importante scrivere capolavori, ma solo provare a ricreare nuovi mondi attraverso la scrittura. Con delle linee-guida è più facile inventare storie! Dai, provaci anche tu! Ti abbraccio!
Mi piacerebbe molto partecipare a questo incipit, è allettante perchè soffrendo di insonnia qualche collega o amico, sapendolo, mi invia dei messaggi o telefonate ad ore impensabili...quindi avrei tutti gli elementi in mano, anche perchè per me la stagione delle vacanze se inizia , inizia a fine settembre -ottobre...quindi...
Se trovo qualche minuto di pace , mi piacerebbe partecipare ..tutto grazie alla benevolenza dei " grandi"
Un abbraccio fortissimo!
Sarebbe molto bello, cara Nella, ma ricorda, c'è anche il finale obbligatorio! Tu devi scrivere il corpo centrale. Buttati! :-D
Credo molto nel potere terapeutico della scrittura, scrivendone pure su un blog.
Io ci provo! A presto
Provi a fare l'esercizio? Sarebbe molto bello! Ovviamente spero che vorrai pubblicarlo tra i commenti a beneficio di noi tutti! Ciao, cara!
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