Non ho dormito in locanda questa notte, non dopo quella prima tremenda scossa. Ho preso una coperta e sono andata in auto. Ho pensato quasi immediatamente: dove sarà l'epicentro? E la risposta è stata: se è lontano da qui, i danni a cose e persone saranno incalcolabili. Intanto le scosse si ripetono, l'ultima forte solo poco fa.
Sì, miei cari avventori, anche questa notte sceglierò l'auto come alcova.
Chi può, doni sangue e beni di prima necessità senza ostacolare strade e operazioni di soccorso e, almeno per un giorno, taccia. Il livore, le polemiche e l'odio non sono di nessun aiuto.
4 commenti:
Carissima Sonia, non so proprio che cosa dire... quel che è successo è terribile!
Per ora mi limito ad abbracciarti forte.
Ti riscriverò quando le cose si saranno rimesse (per quanto possibile) un po' a posto; certo, per i poveri morti è troppo tardi.
Che grande, grande tristezza!
Coraggio
Riccardo
Caro Riccardo, per fortuna qui solo alcune case lesionate, al momento. Le scosse però sono state molto forti e la paura di restare intrappolati tra le macerie è un'ipotesi che ci fa rabbrividire. Ogni scossa, piccola o grande, è un reale stillicidio. Ti abbraccio forte anch'io e grazie per la tua vicinanza.
Cara, io ci sono passato nel 2012. Ti abbraccio forte forte
Sì, caro Daniel, e ti ho pensato allora. Grazie, ricambio forte l'abbraccio.
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